venerdì, Aprile 19, 2024

Putin approva sanzioni di ritorsione

Mentre l’Unione europea ha annunciato che sta ultimando il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia che potrebbe comprendere anche l’embargo del petrolio russo, Mosca ha riferito che il presidente Putin approva un decreto sulle sanzioni economiche di ritorsione in risposta alle azioni dell’Occidente. Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che le sanzioni imposte contro la Russia non possono essere rimosse senza accordi raggiunti tra Kyiv e Mosca. Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri russo Lavrov aveva affermato che la revoca delle sanzioni contro la Russia facevano parte dei negoziati con l’Ucraina. Tale affermazione è stata subito smentita dal presidente ucraino Zelensky, che ha invece chiesto che le sanzioni contro Mosca fossero rafforzate.

Putin approva sanzioni di ritorsione contro l’Occidente?

Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato nuove sanzioni economiche di ritorsione in risposta alle “azioni ostili di alcuni Stati stranieri e organizzazioni internazionali”. Il decreto firmato da Putin tuttavia non fornisce alcun dettaglio su quali persone o enti possono essere interessati dalle sanzioni. Secondo il decreto, Mosca vieterà l’esportazione di prodotti e materie prime a persone ed entità che saranno colpite dalle sanzioni. Il decreto vieta inoltre le transazioni con persone e società straniere colpite dalle sanzioni e consente alle controparti russe di non adempiere agli obblighi nei loro confronti. In base al decreto, il governo russo ha 10 giorni di tempo per compilare elenchi di persone fisiche e società straniere da sanzionare, nonché per definire “criteri aggiuntivi” per una serie di transazioni che potrebbero essere soggette a restrizioni.

Secondo il decreto, queste misure sono adottate al fine di tutelare gli interessi nazionali della Russia “a causa di azioni ostili che contraddicono il diritto internazionale degli USA e degli Stati stranieri e delle organizzazioni internazionali che hanno aderito a loro volta a privare illegittimamente la Federazione Russa, i cittadini della Federazione Russa e delle persone giuridiche russe del loro diritto di proprietà e limitando il loro diritto di proprietà“.


Leggi anche: Zelensky pronto ad incontrare Putin nonostante le atrocità commesse dai russi

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