martedì, Maggio 14, 2024

Otto paesi sudamericani stanno lavorando a una strategia congiunta per salvare l’Amazzonia

La deforestazione zero in Amazzonia è un sogno irraggiungibile? Il vertice di due giorni in Brasile mira a salvare il polmone verde del pianeta, ma non mancano gli ostacoli.

Un vertice sull’Amazzonia, in Brasile, che inizia oggi. Due giorni per salvare l’Amazzonia, e salvare questo polmone verde significa salvare il pianeta, secondo gli organizzatori. Per il Presidente Lula da Silva si tratta di un “passo storico” verso la deforestazione zero.

L’obiettivo è innanzitutto quello di preparare un documento congiunto dei Paesi che possiedono foreste, da presentare alla COP-28 il prossimo novembre negli Emirati Arabi Uniti.

Ma la questione dell’esplorazione petrolifera non è all’ordine del giorno, si rammarica Taina Silva, attivista portoghese di 24 anni:

“Il petrolio in Amazzonia significa lo sterminio di comunità, di vite, di culture e di intere con nazionalità, e capiamo che sarà possibile fermarlo solo se difenderemo le nostre comunità. Per questo siamo contro il petrolio. Siamo contro il suo sfruttamento nelle comunità”.

Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela stanno cercando di fare dell’Amazzonia un terreno comune per i colloqui sul cambiamento climatico.

I loro leader aggiorneranno il Trattato di cooperazione amazzonica, firmato a Brasilia nel 1978, che prevede un’azione congiunta per bilanciare la protezione delle foreste e lo sviluppo economico. Secondo il governo brasiliano, questa revisione enfatizzerà “il rispetto dei diritti umani, un approccio interculturale e la sovranità”.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles