lunedì, Maggio 6, 2024

Morta a 86 anni Assunta Maresca, prima donna boss della camorra mafiosa

È morta all’età di 86 anni un’ex reginetta di bellezza che è diventata famosa quando ha ucciso l’assassino del marito a Napoli all’età di 18 anni. Assunta Maresca è diventata il primo capo donna del potente clan mafioso italiano della camorra.

Chi era Assunta Maresca

Assunta Maresca, meglio conosciuta come Pupetta, o “Bambolina”, era figlia di un famigerato mercante nero. A metà degli anni Cinquanta, 18enne e incinta di sei mesi, rintracciò Antonio Esposito, il boss della camorra che aveva ordinato l’uccisione del marito, e lo uccise in pieno giorno in una strada di Napoli. Gli investigatori credevano che ci fosse stato più di un tiratore sulla scena, ma desiderosa di stabilire il suo status e difendere la sua posizione nella malavita napoletana, Maresca ha sempre insistito sul fatto che fosse l’unica responsabile. Durante il suo processo per omicidio nel 1959 disse con aria di sfida alla corte: “Lo rifarei!

La vita dopo il carcere

Maresca ha partorito in carcere, e dopo la sua liberazione 14 anni dopo si è riunita con suo figlio, Pasqualino. Negli anni successivi all’uscita dal carcere ha recitato in un film ispirato alla sua vita e ha aperto due negozi di abbigliamento a Napoli. Ma la sua vita privata continuava ad essere turbolenta. Si è trasferita con il trafficante di droga e armi Umberto Ammaturo, e hanno avuto due gemelli. Ma Ammaturo era geloso di Pasqualino, che aveva ambizioni di elevarsi nella camorra. Quando Pasqualino aveva 18 anni, nel gennaio 1974, andò a incontrare Ammaturo in un cantiere per il cavalcavia di Napoli, e scomparve. Sua madre sospettava che il suo amante avesse ucciso il ragazzo e seppellito il suo corpo nel cemento. Come ha detto al Guardian in un’intervista nel 1995, ha interrogato il suo amante per farsi dire cosa aveva fatto. Ma sebbene combattessero ferocemente, la sua priorità era proteggere i gemelli e lei non lo lasciò. Maresca è stata anche accusata di essere dietro l’uccisione di Ciro Galli, membro della Nuova Camorra Organizzata, organizzazione formata da Raffaele Cutolo nel tentativo di rinnovare la camorra. Nel 1982 Maresca sfidò apertamente Cutolo durante una conferenza stampa e nello stesso anno fu arrestato insieme ad Ammuturo per l’omicidio di Aldo Semerari, medico legale e noto neofascista. Maresca ha scontato quattro anni di carcere prima di essere assolta.

Una vita violenta

Unica ragazza in una famiglia di quattro fratelli, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, Maresca avrebbe mostrato tratti violenti da bambina e avrebbe aggredito un compagno di classe, provocando gravi ferite. Ha vinto un concorso di bellezza locale nel 1953 ed è stata incoronata Miss Rovegliano. Maresca è morta nella sua casa di Castellammare di Stabia, vicino a Pompei. Le madrine del Napoli hanno sempre avuto un profilo più alto rispetto alle loro controparti di Cosa Nostra siciliana. Negli anni ’70 e ’80, si diceva che Rosetta Cutolo, “Eyes of Ice”, sorella del serial killer e boss mafioso Raffaele, gestisse l’organizzazione criminale di suo fratello mentre era in prigione. Anna Mazza, conosciuta come la Vedova Nera, è stata accusata di aver addestrato i suoi quattro figli ad essere assassini. Erminia Giuliano, detta “Celeste” per i suoi occhi celesti, della celebre famiglia con sede nel rione Forcella, è subentrata alla guida del clan Giuliano dopo l’arresto del fratello Luigi, prima che anche lei venisse arrestata nel 2000.

Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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