venerdì, Aprile 26, 2024

Messico: aumentata la pena per il femminicidio

La Camera dei deputati in Messico ha approvato una riforma del codice penale che aumenta le pene per i reati di violenze di genere, in particolare, sono state aumentate le pene previste per il delitto di femminicidio.

La riforma è stata approvata dopo le proteste per l’omicidio e lo stupro di una bambina di 7 anni, prima rapita e poi uccisa, la cui unica colpa era quella di trovarsi, quando è sparita, in un quartiere vicino ad uno dei posti più malfamati della capitale, cui addirittura anche la polizia fatica ad avvicinarsi.

Il suo corpo è stato rinvenuto in un sacchetto di plastica a Città del Messico.  E proprio il rinvenimento del cadavere è stato un episodio che ha fortemente scosso il presidente Andrés Manuel López Obrador, già provato dalle incessanti proteste di quei giorni per altri fatti di sangue accaduti in città, aventi come vittime ancora altre donne.

La riforma del codice penale sul femminicidio è stata approvata con 415 voti a favore e uno contrario.

Dunque oggi, la pena minima per coloro che commettono femminicidio in Messico è passata da 40 a 45 anni.

È stata approvata inoltre anche la previsione di una sanzione economica compresa tra 1.000 e 1.500 giorni di salario minimo, che equivale a una sanzione che va da 123.220 a 184.830 pesos.

Inoltre, sarà prevista una pena da 10 a 18 anni di reclusione per i condannati per reati di abusi sessuali su minori.

La testo della riforma è passato al Senato per esame e votazione, nella speranza di rendere definitive le nuove norme in breve tempo.

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