Maha Shrivrati è la festa di celebrazione di Shiva, il dio Indù della distruzione. Mettendo da parte i pericoli legati alla pandemia, gli indiani, hanno deciso ugualmente di immergersi nel fiume Gange, come tradizione vuole.
Che cos’è il Maha Shrivrati?
Si tratta di fatto della festività indù celebrata tutti gli anni in favore del Dio Shiva. In questo giorno, Shiva ha sposato la Dea Parvati. La grande celebrazione, segna la convergenza di un dio maschile con la sua paredra Shakti. Fa parte dei dodici Shivaratris annuali, ma di tutti questi è quello considerato più importante. Gli indiani, offrono quindi del “Bael” ovvero una pianta al Dio, e si trascorre tutta la giornata praticando il digiuno. Incrementato da un’intera notte di veglia. Durante il festival, si canta costantemente il sacro mantra di Shiva. Vengono di fatto offerte un sacco di pietanze al fine di acquisire pratica nello Yoga e nella meditazione. Ciò per raggiungere il bene massimo della vita in modo rapido e continuativo.
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Il festival al tempo del Covid
In teoria, le autorità hanno imposto comunque, delle severe regole. Causa della pandemia. Pare infatti che l’accesso al Gange, sia usufruibile limitatamente e, tutti i presenti devono certificare la negatività al virus. Ad ogni modo, a discapito di ciò, già all’alba i santoni nudi si sono immersi nelle acque. Ma, non è tutto. Questi ultimi sono stati, di fatto, seguiti da milioni di persone che hanno oltrepassato le transenne istituite dalle autorità del luogo stesse. Coloro che rimanevano in attesa sulla terra ferma, hanno perorato a gettare i petali sulle rive delle acque. Haridwar, è una delle città ritenute sacre per gli indiani ed è proprio qui che si sono riunite per rendere omaggio al Dio Shiva. È evidente che le misure che si voleva mettere in atto, in realtà, dati i risvolti, non si sono di fatto, messe in pratica.
