Il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, parlando per la prima volta dalla rivolta della Wagner in Russia, ha affermato che “la nostra generazione sta affrontando la sua prova di forza” e che “dobbiamo essere più forti della minaccia che di nuovo alleggia come ombra sulla nostra terra”.
Il discorso del presidente bielorusso Lukashenko
Il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko ha parlato per la prima volta dopo gli avvenimenti in Russia. “Una vita pacifica è il risultato di un lavoro quotidiano che non è sempre visibile, ma richiede enormi sforzi“, ha detto Lukashenko alla cerimonia di consegna degli spallacci agli alti ufficiali. “È già una specie di tradizione incontrarsi prima delle celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza. Oggi presentiamo gli spallacci del generale. Vanno con la massima responsabilità per il futuro del paese, per il mantenimento della pace sulla nostra terra e la sicurezza del popolo bielorusso. I bielorussi contemporanei sono stati fortunati a nascere e vivere sotto un cielo pacifico. Tuttavia, i militari come noi sanno bene che una vita pacifica è il risultato di un duro lavoro quotidiano”, ha aggiunto. “Non è sempre visibile, ma richiede sforzi colossali, a volte è un lavoro ad alto rischio”, ha osservato il presidente.
“Abbiamo una missione per salvare il mondo conquistato da milioni di vite di eroi, i nostri padri e nonni. Questo significa solo una cosa: dobbiamo essere più forti della minaccia che di nuovo alleggia come ombra sulla nostra terra. E ancora dall’Occidente. Come potere vedere, la storia si ripete. Parlando di forza, penso alle capacità tecniche per ultime. Sono e ne simo ben consapevoli”, ha poi affermato Lukashenko. “Francamente, è stato doloroso assistere agli eventi che si sono svolti nel sud della Russia, non solo per me, molti dei nostri cittadini li hanno presi a cuore perché la Patria è una”, ha aggiunto. Lukashenko ha infine detto che ha dato gli ordini per portare l’esercito alla piena prontezza al combattimento.
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