mercoledì, Maggio 8, 2024

La famiglia in Italia: 2017 e tante polemiche

ROMA – La sala della Protomoteca del Campidoglio ospiterà, oggi e donami, una serie di incontri e conferenze, tavole rotonde e dibattiti che avranno al centro la famiglia: Più forte la famiglia, più forte il Paese è, infatti, il titolo scelto per la III Conferenza Nazionale sulla famiglia, che mira ad essere, prima di tutto, un’occasione di riflessione sulla società italiana. Su richiesta del ministero per gli Affari regionali, con delega alle Politiche per la Famiglia, la giunta Raggi ha concesso l’utilizzo delle sale dei palazzi capitolini ad ospitare istituzioni, esperti e studiosi, aziende, associazioni, organizzazioni dei lavoratori e tutte le realtà interessate alle tematiche della famiglia. In particolare, saranno discusse le linee generali del Piano Nazionale per la Famiglia del Governo; un’occasione importante di riflessione e confronto per approfondire temi di grande attualità, come la crisi demografica, le politiche fiscali a favore della famiglia e le misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Appuntamento atteso da anni, continuamente annunciato e poi rinviato, finalmente la Kermesse può partire, ma le polemiche già infiammano gli animi.

Il calendario della due giorni prevede, per il 28 settembre un’incontro plenario di saluti istituzionali e vari interventi – fra i quali quelli del presidente dell’Istat Giorgio Alleva e del presidente dell’Inps Tito Boeri – e una sessione pomeridiana dedicata a gruppi di lavoro coordinati da membri del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia che lavoreranno in parallelo su cinque temi: centralità del ruolo delle famiglie come risorse sociali ed educative, crisi demografica e rapporto fra il quadro nazionale e le tendenze internazionali, l’evoluzione della famiglia fra diritto e società, conciliazione famiglia/lavoro e nuove politiche di welfare, proposte e prospettive per un fisco a sostegno delle famiglie. Per domani, invece, 29 settembre, sono previste una sessione plenaria che darà spazio alla restituzione dei lavori dei gruppi e, a seguire, una tavola rotonda conclusiva a cui parteciperanno esponenti politici in rappresentanza delle amministrazioni centrali di riferimento, delle regioni e delle autonomie locali. Sebbene la conferenza sia riservata ai rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni che operano nel campo delle politiche sociali e per la famiglia, sarà possibile seguire i lavori in diretta streaming.

Critiche intense sono già mosse da alcuni studiosi del settore: “Le attuali politiche sociali non hanno a cuore la famiglia, ma l’individuo.” sono, ad esempio, le parole del professor Pierpaolo Donati, sociologo e professore dell’Università di Bologna, ma soprattutto co-autore dello stesso Piano Nazionale per la Famiglia approvato dal governo Monti nel giugno 2012. Il docente sostiene che questa III Conferenza sia stata molto poco pubblicizzata, a differenza delle precedenti, complici anche le dimissioni del Ministro Enrico Costa (al Dicastero per la Famiglia), ma è bene considerare che questo osservatorio sulla situazione social-familiare italiana è il primo a seguito della legge Cirinnà (unioni civili e stepchild adoption la compongono solo in parte) che, inevitabilmente modifica il punto di vista del Paese.

A tal proposito, è spiacevole constatare che, fra gli invitati e gli addetti ai lavori che discuteranno all’interno di questa assemblea di esperti non siano presenti i rappresentanti delle associazioni di genitori omosessuali. E le Famiglie Arcobaleno insorgono: “Per il governo italiano, gay e lesbiche vanno tenuti fuori dalla porta quando si discute di politiche per la famiglia.” dichiarano “Ma noi esistiamo, ci siamo, nonostante lo Stato italiano continui a considerarci fantasmi”. E se a Rete Genitori Rainbow, l’associazione che riunisce i genitori omosessuali che hanno avuto figli da precedenti relazioni, è stata rifiutata la possibilità di intervenire alla Conferenza nonostante la richiesta di adesione, Agedo, che rappresenta genitori eterosessuali di ragazzi Lgbt, è stata invitata a partecipare ma non a intervenire.

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