lunedì, Aprile 29, 2024

L’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura 2026

Oggi 14 marzo 2024, in mattinata, è arrivato l’annuncio del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: L’Aquila è stata scelta come Capitale Italiana della Cultura 2026. Andiamo ad approfondire, sia attraverso le parole dello stesso ministro che della giuria che ha selezionato e scelto L’Aquila tra le candidature giunte, e le motivazioni che hanno fatto propendere per questa città.

L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026

L’Aquila è stata scelta come Capitale Italiana della Cultura 2026. E’ arrivato l’annuncio del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, questa mattina, 14 marzo 2024.

Lo scorso anno, venerdì 31 marzo, Agrigento veniva proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025 proprio dal ministro Sangiuliano. Capitale Italiana della Cultura 2024 è Pesaro. Nel 2023 BergamoBrescia. L’anno prima, l’Isola di Procida.

Le Capitali della Cultura in Italia

La Capitale Italiana della Cultura è stata istituita nel 2014. Con l’allora decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, poi convertito in una legge nel 2019, per la massiva partecipazione alle selezioni.

L’obiettivo è di incoraggiare, sostenere e promuovere progetti e attività che possano valorizzare il nostro patrimonio culturale, materiale e immateriale. Proprio per trasmettere il valore della cultura ai fini della coesione sociale, della creatività. Anche alla luce delle diversità dei luoghi, consentendo lo sviluppo del turismo anche attraverso gli investimenti. Le candidature sono valutate da una giuria.

La giuria per eleggere la Capitale Italiana della Cultura 2026

La giuria che ha eletto L’Aquila Capitale Italiana della Cultura è stata presieduta da Davide Maria Desario. La città abruzzese ha vinto su altre 9 città finaliste, selezionate nei giorni scorsi dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute. Si tratta delle città di Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese.

L’Aquila città ricca di storia e identità

Il ministro Sangiuliano ha affermato che L’Aquila è stata preferita perché è una città che è ‘ricca di storia e identità e ha tanti valori culturali da esprimere, ed è un’occasione per farli conoscere’.

La città è il capoluogo della regione italiana dell’Abruzzo. Ha quasi 70mila abitanti.

Renderla Capitale Italiana della Cultura 2026 vuol dire offrire un’occasione per far parlare di sé e delle sue bellezze storico architettoniche. Come pure porre attenzione ad una città che ha sofferto dopo il terremoto che l’ha duramente colpita nel 2009. E che ha affrontato con dignità e determinazione il percorso di rinascita. Il sindaco di L’Aquila, al termine della proclamazione, ha dichiarato: “La cultura è un elemento fondante, è recupero dell’identità e proiezione nel futuro”.

Alla città verrà assegnato un contributo finanziario di un milione di euro per mettere in pratica gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.

Il progetto L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026 è “L’Aquila città multiverso”

Si intitola “L’Aquila città multiverso” il progetto/documento che la città ha presentato per la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026.

Comprende quattro elementi fondamentali:

  • salute pubblica e benessere:
  • coesione sociale;
  • creatività e innovazione;
  • sostenibilità socio-ambientale.

Questi si sviluppano in cinque assi portanti per la sua declinazione e realizzazione: la multiculturalità, la multiriproducibilità, la multidisciplinarietà, la multinaturalità e la multitemporalità.

Il progetto presenta una buona integrazione tra pubblico e privato. 

Il programma

Eventi e iniziative di L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026 si sviluppano per tutto il 2026. Riguardano l’espressione artistica e culturale, cinema, teatro, musica e arti visive.

Si rivolge l’attenzione ai giovani, che non saranno solo fruitori ma attori. Centrale sarà il sistema museale, bibliotecario e universitario.

Le motivazioni

Tale programma di L’Aquila è stato scelto in base a motivazioni che sono state espresse dalla giuria. Come, ad esempio: “Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi. La strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore…Il giudizio è eccellente”.

Conclusioni


L’Aquila città multiverso” è un interessante programma di ‘sperimentazione artistica’ per la creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale capace di proiettarla verso il futuro. Infatti, rappresenta l’insieme di differenti dimensioni parallele. Ad esempio, è una città che è aperta a ‘inesplorate di creatività artistica’ e alla cosiddetta ‘rigenerazione urbana’. Ed è anche aperta attraverso un ricco programma di iniziative, a valorizzare maggiormente dal punto di vista culturale e di sostenibilità anche i territori vicini. Come Rieti e i borghi circostanti.

Gli eventi che si realizzeranno saranno forieri di benefici sia a livello di inclusione sociale che di benessere psico-fisico. E le differenti iniziative genereranno la costruzione di un’eredità duratura per il presente e il futuro di questo territorio ricco di risorse e potenzialità ancora inespresse.

https://www.periodicodaily.com/bergamobrescia-capitale-italiana-della-cultura-2023/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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