Israele, i casi positivi ammontano a 10.878

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Stando ai dati riportati dal Ministero della Sanità, Israele ha raggiunto quota 10.878 contagi, mentre i decessi sono ora 103. In sala rianimazione si assiste ad un miglioramento del 7%, con i casi gravi che ora raggiungono le 174 unità.

Israele, a differenza della fase iniziale di contagio decisamente meno “violenta” rispetto ad ora, ha ora istituito l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine, ed ha ridotto le uscite solo per più strette necessità come fare la spesa o recarsi in farmacia.

I casi di covid-19 nel mondo

Nel resto del mondo i contagi crescono in maniera esponenziale, colpendo soprattutto paesi come gli Stati Uniti. I casi negli States hanno raggiunto purtroppo un record di 529.740 contagiati, con 1920 morti nelle ultime 24 ore (tali numeri rendono gli Stati Uniti il paese più colpito al mondo). In Cina invece il Ministero della Salute ha diramato nuovi numeri allarmanti, considerando la Cina un paese ormai “uscito” dalla tempesta covid-19. Stando ai nuovi dati sono 94 i nuovi contagiati “importati”, a causa dell’apertura delle frontiere che consentono il rientro in patri dei cinesi sparsi per il mondo.

In Sud America la situazione non è meno rischiosa: il Brasile (17.857 positivi e 1.124 morti) è al momento il paese più colpito. Seguono Ecuador (7.257 e 315), Cile (6.927 e 73) e Perù (6.848 e 181). In Colombia il governo ha esteso le direttive anti-contagio fino al 27 aprile, i morti hanno raggiunto quota 100 mentre i contagi sono 2.709. Preoccupante anche la situazione della Svezia, che mediante il proprio Primo Ministro Stefan Löfven, ha ammesso di non avere fatto abbastanza per prevenire i contagi (10.153 con 887 decessi).

Nel Regno Unito, dopo il rilascio del primo ministro Boris Johnson, sono invece 9.875 le persone contagiate, con 917 decessi in più nelle ultime 24 ore.