domenica, Aprile 28, 2024

Israele: Corte Suprema annulla un pezzo della riforma della giustizia

La Corte Suprema di Israele annulla un pezzo della riforma della giustizia del governo del primo ministro Benjamin Netanyahu. La Corte ha annullato la legge fondamentale che abrogava la clausola di ragionevolezza.

Israele: Corte Suprema annulla una parte della riforma della giustizia

La Corte Suprema israeliana ha annullato, con una maggioranza di 8 voti su 15, un pezzo della riforma della giustizia approvata a luglio dal governo del primo ministro Benjamin Netanyahu. In particolare, la Corte ha annullato la legge fondamentale che abrogava la clausola di ragionevolezza. Tale clausola permetteva alla Corte Suprema di intervenire sui provvedimenti approvati dal governo e abolirli se li riteneva in qualche modo “irragionevoli”.  In particolare, la clausola di ragionevolezza è stata sviluppata dall’Alta Corte per rivedere le decisioni del livello esecutivo, vale a dire la burocrazia nei ministeri e nelle autorità locali, e anche per rivedere le decisioni dei funzionari eletti e di quelli da loro nominati. In altre parole, è dove il potere giudiziario ha il suo peso sulle decisioni politiche prese dagli altri rami che hanno un impatto sui diritti costituzionali.

Limitare la clausola di ragionevolezza potrebbe alleviare alcune delle tensioni tra la Knesset, il governo e l’Alta Corte, poiché la sua limitazione porterebbe la Corte a non discutere le decisioni prese dai funzionari eletti. Tuttavia, d’altro canto, la proposta di legge così com’è oggi è radicale ed elimina la possibilità dell’Alta Corte di Giustizia di discutere qualsiasi decisione presa dal Primo Ministro, da un ministro o da qualsiasi altro funzionario pubblico eletto.


Leggi anche: Israele: non si placano le proteste dopo l’approvazione della riforma della giustizia

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