lunedì, Giugno 17, 2024

Israele afferma che l’IDF non ha colpa per l’attacco all’ospedale

Israele ha negato di aver lanciato un attacco aereo mortale contro un ospedale di Gaza che ha causato la morte di centinaia di persone, affermando invece che la colpa è del gruppo militante della Jihad islamica palestinese.

Funzionari israeliani hanno smentito le affermazioni secondo cui l’esercito del Paese avrebbe lanciato un attacco aereo mortale su un ospedale di Gaza che ha causato la morte di centinaia di persone.

I funzionari palestinesi hanno dichiarato, dopo l’esplosione all’ospedale al Ahli, che la fonte era un attacco aereo israeliano, aggiungendo che ritengono che almeno 500 persone siano state uccise nell’esplosione. Le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno a loro volta affermato che la colpa dello scioccante attacco è di un gruppo militante islamico, la Jihad islamica palestinese. Entrambe le parti negano la responsabilità dell’incidente.

Il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’IDF, ha dichiarato che Israele renderà note le prove che, secondo il Paese, dimostrano la responsabilità del gruppo militante. Tra queste, le riprese dell’attacco con un drone e una conversazione intercettata.

Il contrammiraglio Hagari ha dichiarato che nessun aereo israeliano stava operando nell’area al momento dell’esplosione e ha affermato che l’impatto dell’esplosione è la prova che Israele non ha sparato in direzione dell’ospedale. Ha affermato che l’impatto non può essere stato causato dai jet utilizzati dall’IDF. Ha presentato registrazioni audio in cui i membri della Jihad islamica affermano ad alta voce di essere responsabili dell’esplosione.

Hagari ha anche presentato un video dettagliato che si aggiunge ai precedenti video diffusi dall’apparato di pubbliche relazioni israeliano e che mostra le diverse fasi della traiettoria del razzo e la disposizione dell’ospedale colpito.

La conferenza stampa è stata molto insolita in termini di messa a disposizione del pubblico di segnali e altre informazioni di sorveglianza militare, a dimostrazione del fatto che Israele si rende conto che il modo in cui l’incidente viene percepito ha un’importanza strategica per il sostegno o l’opposizione globale alle prossime fasi della guerra, in particolare all’invasione di terra prevista, che sembra già in pausa da quasi una settimana.

Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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