domenica, Aprile 28, 2024

Il poeta Mario Festa scrive sul problema della violenza

Gli ultimi fatti di cronaca nera costringono a fare delle riflessioni urgenti sul fenomeno della violenza di genere. Ieri a Fano la centoseiesima vittima di femminicidio per mano di un uomo settantenne che ha strangolato e ucciso la moglie coetanea. Prima di lei, la morte di Giulia Cecchettin, uccisa con coltellate alla testa e al collo dall’ex fidanzato. Entrambi ventiduenni. La violenza di cui tratta il Festa è sia quella di genere che quella tra popoli che impedisce la pace nel mondo. Così il poeta salernitano Mario Festa scrive sul problema della violenza e dei sogni infranti, dando voce al cuore e alla ragione, anche attraverso dei versi che ha composto.

Le riflessioni di Mario Festa

Il poeta Mario Festa scrive sul problema della violenza sia attraverso delle riflessioni sia componendo dei versi.

Egli dice: “E’ un tempo oscuro di crisi culturale, morale e spirituale. Soffiano fortemente i venti del male, dell’odio, della violenza e della guerra. Uomini senza cuore uccidono spietatamente. Nel mondo si versano fiumi di lacrime. E’ necessario cambiare, bisogna educare le nuove generazioni alla fede, all’amore, alla fratellanza, alla pace, alla libertà. Oggi, particolarmente preoccupa la violenza tra i giovani e la violenza contro le donne. Cresce sempre più la violenza tra i giovani, i quali, spesso, anche per futili motivi aggrediscono, uccidono i fratelli. Ciò che preoccupa di più è il fatto che, spesso non si rendono nemmeno conto delle conseguenze che comportano le azioni violenti, che compiono.

E’ necessario educare i giovani ai sani principi, al bene, alle emozioni, al rispetto della vita.

Aumenta sempre più il numero delle donne che subiscono violenza, addirittura tra le mura domestiche, per colpa dello stesso partner o di un familiare.

Le donne sono delicati stupendi fiori, si sacrificano continuamente in casa e fuori casa, però non sempre vengono considerate, giustamente valorizzate. Non sono oggetti, da possedere, strumenti di piacere, le donne meritano rispetto, tanto affetto… Le donne sono “persone”.

Ricordiamo che, in Italia, nei primi 10 mesi dell’anno in corso sono state uccise 100 donne. Riflettiamo!”.

Le poesie di Mario Festa sulla violenza

In questa nostra società

In questa nostra società,

si diffonde sempre più

l’epidemia della violenza,

la gente non vuole sentir parlare

d’amore, di perdono,

di pace e di libertà.

In questa nostra società

è scomoda la sensibilità.

Violenza

Violenza, ogni giorno,

di più ti diffondi nel mondo,

cresce la tua forza distruttiva.

Violenza, sei sempre viva…

Tu, alberghi nei cuori malati

di odio, di vendetta e d’invidia,

nei cuori assetati

di ricchezza e di potere.

Violenza sei tanto schifosa,

tu spingi tanti uomini

a far terribili cose.

Violenza, tutto rovini,

ove sei tu,

il bello non c’è più;

tu semini terrore,

spazzi via la vita.

Violenza continuamente

sporchi il mondo di sangue,

dispensi, senza risparmio, dolore.

Violenza, per colpa tua, piangono

padri, mamme e figli…

Violenza, tu neghi l’armonia,

la pace e l’allegria,

combini solo guai.

Violenza, se tu

non ci fossi nel mondo,

sicuramente l’umanità,

vivrebbe giorni di serenità.

Violenza

chi mai ti potrà annientare?

Quando, gli uomini

impareranno davvero ad amare

ed a dare giusto valore alla vita.

tu, violenza, non avrai

più ragione di esistere…

Fermiamo la guerra!

La guerra nasce dall’odio

che dimora nei cuori.

La guerra semina

terrore e morte,

distrugge,

non costruisce,

impoverisce,

“brucia” le armi

che costano tanto.

La guerra non

favorisce il progresso

e il benessere.

I “Grandi” della terra non vogliono capire

che la guerra è inutile,

non risolve i problemi,

è sempre una sconfitta.

Fermiamo la guerra!

Preghiamo, preghiamo,

la Vergine Santa.

Chiediamo di aiutarci

a fermare ogni guerra.

Solo nella pace

e nell’amore,

potrà nascere

un mondo migliore.

Non è amore

Donna, delicato fiore…

Non è amore,

se ti maltratta,

usa violenza,

se non ti rispetta,

ti considera inferiore,

un “oggetto”,

un semplice strumento di piacere.

Non è amore,

se non ti lascia respirare

libertà,

ti ruba la luce della serenità.

Non è amore,

se ti costringe a vivere

nella notte del silenzio,

dell’ansia e della paura.

Non è amore,

se non comprende che

sei una “persona”

con valori e dignità,

se pensa solo a se stesso,

non cerca di “costruire”

la tua felicità.

Donna, povera donna…

Il sogno della pace

La pace è il sogno dell’umanità.

La pace nasce dalla giustizia,

dalla libertà,

dalla fratellanza,

da un cuore che ama,

non odia il fratello.

La pace è ordine,

armonia,

convivenza,

dialogo.

La pace favorisce

il progresso,

accende la speranza

nel futuro.

Solo nella pace

si può scrivere

la nuova storia

dell’umanità,

costruire

un mondo migliore,

pieno d’amore.

https://www.periodicodaily.com/fede-e-speranza-nei-versi-di-mario-festa/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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