sabato, Maggio 18, 2024

Haiti: continua la violenza e aumentano i morti

Continua la violenza delle bande ad Haiti mentre aumentano i morti. Secondo l’ONU, la violenza ha provocato 1.660 morti e 850 feriti nei primi tre mesi del 2024.

Haiti: continua la violenza

Continua la violenza delle bande ad Haiti. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, la violenza ha provocato 1.660 morti e 850 feriti nei primi tre mesi del 2024. Si tratta di un aumento di oltre il 50% rispetto ai dati del trimestre precedente. Il rapporto afferma che la violenza si concentra soprattutto nella capitale Port-au-Prince, dove sono avventure il 79% delle morti e le bande creano di prendere il potere.

Il rapporto avverte che gli ultimi mesi sono stati caratterizzati anche da attacchi di bande più frequenti e più organizzati contro strutture governative o di polizia. Secondo il rapporto, almeno 22 strutture della polizia sono state saccheggiate o date alle fiamme, di cui 19 agenti della polizia uccisi o feriti durante i primi tre mesi dell’anno. Il rapporto avverte anche che lo stupro viene utilizzato come arma, sia contro i civili nel territorio controllato dai rivali, sia recentemente quando le bande hanno invaso una prigione femminile.

Il rapporto avverte inoltre che anche il fenomeno dei vigilantes o gruppi di autodifesa, comunemente indicato come “Bwa Kale”, sta accelerando mentre i civili cercano di difendersi dalle bande armate. “Tra gennaio e marzo, almeno 62 adulti, presumibilmente affiliati a bande o sospettati di crimini, sono stati uccisi dalla popolazione con machete e pietre. I loro corpi sono stati spesso dati alle fiamme”, si legge nel rapporto.

La situazione ad Haiti

Da anni Haiti è teatro di instabilità politica che ha portato il Paese in una crisi umanitaria senza precedenti. Le bande armate stanno cercando di prendere il controllo della capitale Port-au-Prince, mentre il governo controlla solo parzialmente il paese. I disordini sono diventati più gravi a febbraio, quando un gruppo di bande ha unito le forze e ha dichiarato di voler cacciare il governo del primo ministro Ariel Henry. L’opposizione delle bande al governo di Henry è coincisa anche con la crescente insoddisfazione popolare e le proteste contro il periodo al potere di Henry dopo l’assassinio dell’ex presidente Jovenel Moise nel luglio 2021. Henry era salito al potere senza un’elezione, sostenendo che la situazione della sicurezza era così scarsa che le elezioni non erano possibili. 

La violenza si è intensificata quando Henry era in visita in Kenya, cercando di raccogliere sostegno per una missione di polizia internazionale che Haiti aveva richiesto nel 2022. Al suo ritorno, Henry ha deciso di dimettersi. Dopo le dimissioni, il governo ha deciso di creare un Consiglio di transizione composto da nove membri incaricato di scegliere il prossimo primo ministro e gabinetto. Si tratta di un primo passo per ripristinare la sicurezza nel Paese. L’istituzione di un Consiglio di transizione per inaugurare le elezioni si è tuttavia trasformata in un processo lungo ed estenuante che è stato completato solo la scorsa settimana. 


Leggi anche: Haiti: attesa la creazione di un Consiglio di transizione per formare il nuovo governo

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