“Giuseppe Moscati, un uomo, un medico, un santo” è il libro di Suor Beatrice Immediata giunto alla decima edizione. Conosciamo più da vicino Suor Beatrice raccontando Giuseppe Moscati.
Chi è Suor Beatrice?
“Giuseppe Moscati, un uomo, un medico, un santo” è il libro di Paoline Editoriale Libri, scritto da Suor Beatrice Immediata e giunto alla decima edizione. La prima pubblicazione è del 1°luglio 2016.
Beatrice Immediata, salernitana d’origine, è una religiosa della congregazione delle Figlie di San Paolo. Laureata in Pedagogia, ha all’attivo esperienza come docente e come scrittrice di libri storico-biografici di personaggi che possono comunicare un messaggio di speranza attraverso il proprio operato.
Raggiungiamo Gabriella Pastorino, amica ed editrice della Noitrè di Battipaglia, in provincia di Salerno, che dice così di Suor Beatrice: “Donna colta ed evoluta che gira il mondo, documentandosi per i suoi libri e per le conferenze che tiene”.
Infatti, suor Beatrice Immediata è scrittrice prolifica ed apprezzata, oltre che donna intelligente, attiva ed impegnata come poche. Da anni è sull’Agenda d’Arte Noitrè, che raccoglie scritti e immagini di persone note e sconosciute dei diversi ambiti culturali. Nell’Agenda 2024, di prossima pubblicazione, suor Beatrice è presente come giornalista e come poetessa.
Le pubblicazioni di Suor Beatrice, insieme a “Giuseppe Moscati”
Alcuni suoi libri pubblicati sono:
- i libricini “Le ali dell’oggi”, “Un biglietto per Pechino” e “La canzone del deserto”;
- “Caterina. Una santa del trecento italiano”;
- “Piccole storie dalla parte della speranza”;
- “Santa Rosa da Viterbo – Tra storia e tradizione”;
- “Camminiamo con loro – Un santo per ogni giorno dell’anno”;
- “In ascolto del Mistero – Parabole per i nostri giorni”;
- “Giuseppe Moscati, un uomo, un medico, un santo” che, appunto, ha raggiunto il traguardo della decima edizione.
“Giuseppe Moscati, un uomo, un medico, un santo” di suor Beatrice Immediata
“Giuseppe Moscati, un uomo, un medico, un santo” arriva alla decima edizione.
E’ qui descritto come ‘un uomo del nostro tempo, testimone dell’Assoluto e dei valori fondanti della vita”.
Egli affermava: “Valorizzate la vita! Non dissipate i giorni…Servite Domino in laetitia”.
Ciò sta a significare che la vita va oltre la morte, che è solo terrena, e che arriverà il giorno di ritrovare i cari venuti a mancare prima di noi e ci si ricongiungerà con Dio.
Moscati è definito il Santo medico.
La vita
Medico, vive tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Competenza professionale e dedizione incondizionata al mondo della medicina gli valgono il soprannome di ‘secondo Cardarelli’. Antonio Cardarelli era uno stimatissimo medico nonché considerato un luminare della medicina di Napoli. Infatti Moscati, di Benevento, presto si trasferisce a Napoli e diventa suo allievo.
Si mette a disposizione degli ammalati e si dedica alla ricerca scientifica. Attento ai poveri, lavora con ideali umani ed evangelici. Mentre cura i corpi, si prende cura delle anime. Noto anche per le sue pubblicazioni e le attività di ricerca.
Famosa è la scritta relativa all’onorario che i pazienti trovano presso il suo studio ‘Chi può metta qualcosa, chi ha bisogno prenda’.
A soli quarantasette anni, muore, sfiancato dall’eccessivo lavoro. Infatti la causa è un malore causato dal troppo stress.
Perciò, la sua professione medica viene paragonata a ‘un sacerdozio e un apostolato’.
Le sue spoglie sono state tumulate nella Chiesa del Gesù Nuovo, a Napoli.
La beatificazione
Nell’omelia in occasione della Beatificazione di Giuseppe Moscati, nel 1975, il Santo Padre Paolo VI afferma: “…È un Medico, che ha fatto della professione una palestra di apostolato, una missione di carità, uno strumento di elevazione di sé, e di conquista degli altri a Cristo salvatore! È un Professore d’Università, che ha lasciato tra i suoi alunni una scia di profonda ammirazione non solo per l’altissima dottrina, ma anche e specialmente per l’esempio di dirittura morale, di limpidezza interiore, di dedizione assoluta data dalla Cattedra! È uno Scienziato d’alta scuola, noto per i suoi contributi scientifici di livello internazionale, per le pubblicazioni e i viaggi, per le diagnosi illuminate e sicure, per gli interventi arditi e precorritori! La sua esistenza è tutta qui: essa è trascorsa facendo del bene, a imitazione del Medico divino delle anime…”.
E ancora ‘…Questo connubio vissuto tra scienza e fede ci fa intravedere infine qualcosa di quella che fu la «religione» di Giuseppe Moscati, quella per cui lo proponiamo all’imitazione e alla emulazione dei nostri contemporanei. Essa fu semplice, sicura, pensata e studiata, professata con devozione lineare, ma sapiente, con una anima di fanciullo nascosta nella complessità del suo spirito grande e coltivato. Ma questa religione fu soprattutto viva, perché professata nell’esercizio della carità!…”.
Due anni dopo è proclamato ‘Santo’.
Conclusioni
Suor Beatrice Immediata racconta che questa biografia è tra quelle da lei scritte a coinvolgerla maggiormente, pur amando tutti i personaggi di cui racconta.
Giuseppe Moscati “lo sento come un mio grande amico sin da quand’ero adolescente”, dice Suor Beatrice.
Noi la ringraziamo per averci permesso di conoscere più da vicino un grande uomo che è stato un grande medico con un’elevata statura morale.
https://www.periodicodaily.com/giuseppe-moscati-il-medico-dei-poveri-e-santo/
