Analisi degli stili di gioco del calcio europeo: tutte le regole per la vittoria

Le squadre dei maggiori campionati europei tendono ad attuare il possesso palla ma scendono in campo consapevoli che la filosofia di gioco è fondamentale per essere competitivi

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L’analisi effettuata dal CIES prende in considerazione 35 competizioni nazionali europee, in particolare 19544 partite giocate tra settembre 2015 e agosto 2017 e si basa su tre aspetti:

  • La gestione della palla da parte della squadra
  • Il grado di apertura delle partite
  • Il livello di equilibrio di potenza tra squadre avversarie

Per ciascuno di questi aspetti vengono presentati indicatori statistici che producono il ranking dei campionati su basi pertinenti e oggettive.

L’indicatore del primo aspetto è costituito dalla percentuale di passaggi effettuati, strettamente correlato alla capacità di una squadra di compiere possesso palla; a sua volta questo indicatore è influenzato da diversi parametri tra i quali le abilità tecniche dei giocatori, la distanza di passaggio, lo stile di gioco e la pressione sui giocatori che mantengono il possesso.

Nei primi posto di questa speciale classifica troviamo i cinque maggiori campionati europei (Serie A, Ligue 1, Premier League, Liga e Bundesliga) che uniscono notevoli capacità tecniche ad un gioco basato sul possesso palla; la durata di quest’ultimo spazia dai 12 s del campionato ceco o della Liga ai 15 s della Premier League.

Un altro aspetto che può fare la differenza è la rapidità di circolazione della palla, prodotta dal numero di passaggi effettuati ogni minuto di possesso; anche in questo caso i 5 top-campionati europei si trovano nelle prime posizioni.

Il secondo aspetto dell’analisi è costituito dal grado di apertura di una partita: il numero di gol segnati è direttamente legato all’equilibro tra attacco e difesa e cambia a seconda delle abilità individuali e della filosofia di gioco; proprio per questo motivo troviamo una classifica più diversificata, con il campionato svizzero in prima posizione con 3.16 gol a partita e quello francese soltanto in sedicesima posizione con 2.61.

Il grado di apertura di una partita è influenzato anche dal tempo di gioco per gol, in cui troviamo una proporzionalità quasi diretta con il numero di gol segnati a partita: il campionato svizzero è ancora in prima posizione con 16 min e 17 s mentre quello francese arriva a 20 min e 46 s.

Un altro parametro per misurare il grado di competitività di una partita è il tempo di gioco, che in media è il 55.6% del tempo totale.

Il terzo aspetto, cioè l’equilibrio di potenza tra squadre avversarie, dipende da molti fattori tra i quali il numero di tiri dall’interno dell’area di rigore avversaria e il numero di passaggi effettuati: non basta effettuare più tiri dell’avversario per essere più competitivi, ma effettuarli da posizioni più vicine alla porta.

Questa speciale classifica vede il campionato croato al primo posto con un valore di tiri effettuati dall’interno dell’area avversaria di 5.11, il primo top-campionato europeo è la Premier League al quinto posto con 4.56 mentre la Ligue 1 è addirittura in ventiseiesima posizione con 3.95.

Discorso diverso vale per la differenza di passaggi effettuati, che vede la Bundesliga in testa con 195 e a seguire tutti gli altri maggiori campionati europei nelle prime posizioni.

In conclusione, il parametro fondamentale che caratterizza maggiormente un campionato competitivo ad alti livelli piuttosto che un altro è la fluidità del gioco, dovuta in prevalenza all’alto livello di passaggi effettuati in sinergia con la veloce circolazione di palla. Tuttavia questo non è sinonimo di vittoria certa in quanto la capacità di comandare la palla non implica necessariamente l’aumento di gol; la filosofia di gioco delle squadre è l’unico parametro che davvero influenza questo aspetto in quanto spariglia le carte sul tavolo e favorisce squadre piuttosto che altre a seconda della partita.