Fact Check sulle dichiarazioni di Trump

La CNN riporta che, durante il suo ultimo briefing sul coronaviris, Trump ha fatto una serie di dichiarazioni false o fuorvianti. Ad esempio, ha asserito che i bambini non trasmettono il virus; secondo lui, inoltre, il virus sarebbe dovuto alla migrazione messicana.

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Il presidente Donald Trump.

La CNN ha svolto un Fact Check sulli dichiarazioni di Trump nel suo ultimo briefing. Infatti, il Presidente ha fatto una serie di affermazioni false. Ha continuato ad asserire che i bambini non trasmettono il virus. Ha anche dipinto un quadro eccessivamente roseo di come la pandemia stia colpendo gli USA.

Il Fact Check delle ultime dichiarazioni di Trump

Nonostante il forte aumento di casi e decessi covid negli USA , il presidente Trump ha dichiarato che tutto sta funzionando bene. Inoltre, nel suo ultimo briefing, ha suggerito che i bambini non trasmettono il virus, nonostante i primi studi affermano il contrario. Ha anche attribuito il recente aumento di casi in parte alle proteste anti-razziali, in parte alla migrazione dal Messico. Anche qui, però, non vi sono prove supportate.

Infine, ha addirittura affermato di aver fatto di più per i neri americani di qualunque altro Presidente, fatta eccezione di Lincoln. Questo è chiaramente ridicolo.


Trump ha fatto 200 dichiarazioni false in un mese


Fact Check: Trump e il virus dal Messico

Trump, per giustificare l’aumento dei contagi covid, ha suggerito che il Messico è il responsabile dell’emergenza in corso. Ha infatti dichiarato: “Probabilmente ha anche contribuito il condividere 2 mila miglia di confine col Messico. Come ben sappiamo, i casi in Messico sono in aumento, sfortunatamente”. Il Presidente ha anche aggiunto che sono arrivati meno contagi dal Messico grazie alla costruzione del suo muro.

In realtà, Trump non ha fornito alcuna prova di sostegno alle sue affermazioni. I principali esperti di sanità pubblica non hanno mai dato la colpa al Messico per l’aumento dei casi negli USA. Inoltre, l’aumento dei contagi si sta verificando in Stati che non confinano col Messico. Tra questi, Florida, Louisiana e Idaho. Si noti anche che il virus si sviluppato in Stati a migliaia di miglia di distanza dal confine messicano.

Il dottor Sanjay Gupta ha affermato che non esistono prove mediche a sostegno delle affermazioni di Trump. Ha infatti detto: “Non credo che esistano dati specifici sul Messico“.

Trump: i bambini non trasmettono il virus

Per sostenere l’immediata apertura delle scuole, Trump ha dichiarato che i bambini non trasmettono il virus. Ha infatti asserito: “[I bambini] Non lo prendono facilmente, non lo portano facilmente a casa. E se lo prendono, migliorano facilmente”.

In realtà, mentre i bambini hanno meno probabilità di sviluppare sintomi gravi rispetto agli adulti, non sempre migliorano rapidamente.

Secondo uno studio del Korea Center for Disease Control and Prevention, i bambini fra i 10 e i 19 anni possono trasmettere il virus tanto quanto gli adulti. Lo studio infatti dichiara: “Sebbene il tasso di rilevazione di contatti fra i bambini in età prescolare fosse inferiore, i bambini piccoli potrebbero mostrare tassi più elevati andando a scuola e contribuendo alla diffusione della scuola del coronavirus”.

Trump collega l’aumento dei casi alle proteste

Nel giustificare l’aumento dei casi covid, Trump ha asserito anche che ciò è dovuto alle proteste anti-razziali. Ha infatti dichiarato: “I casi hanno iniziato a crescere fra i giovani americani poco dopo le manifestazioni… che presumibilmente hanno innescato un incremento del virus a livello nazionale”.

In realtà, non ci sono prove concrete del fatto che le proteste abbiano contribuito a un incremento di casi, sebbene gli esperti ammettano che non si sanno ancora molte cose sul contagio. Inoltre, in diverse grandi città con molte manifestazioni, come New York, Minneapolis e Chicago, non hanno visto picchi di casi in aumento.

Trump e i neri americani

Durante il briefing, è stato chiesto a Trump cosa ne pensasse della dichiarazione di Biden, che lo ritiene un razzista. Trump ha quindi risposto che lui ha fatto più cose per i neri americani di qualsiasi altro Presidente, fatta eccezione di Lincoln. Il Presidente ha stilato un elenco di tutto ciò che ha fatto per questa comunità, tra cui le agevolazioni fiscali, la riforma della giustizia, e un tasso di disoccupazione record.

In realtà, è assurdo ciò che Trump ha affermato sulle comunità afroamericane. Ad esempio, il presidente Lyndon Johnson aveva firmato una legge importantissima per i neri americani. Infatti, fu proprio lui a firmare il Civil Rights Act del 1964, nonché il Voting Right Act del 1965.

Inoltre, Trump ha avuto una disapprovazione enorme fra la comunità di colore: il 93%, infatti, lo disapprova.