Cinque modelli Renault prodotti in Spagna

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Cinque modelli Renault

La Spagna diverrà un paese estremamente importante per la casa automobilistica francese. Questa proporrà ben cinque modelli Renault per il mercato iberico. Arriveranno, quindi, modelli con nuovi motori e nuove trasmissioni.

Come saranno i cinque modelli Renault?

A chiarire l’importanza della presenza della casa automobilistica in Spagna è proprio Luca De Meo. Il paese, sarebbe estremamente fondamentale per attuare un nuovo piano di produzione e presentare nuovi modelli per i segmenti C e D. Questi, dovrebbero giungere alla catena di montaggio, fra il 2022 ed il 2024. Secondo alcune indiscrezioni, arrivate direttamente dalla stampa spagnola, la prima di queste autovetture, dovrebbe essere la nuova Kadjar. L’auto, verrà prodotta su piattaforma CMF-C/D la stessa che utilizza la nuova Qashqai. In aggiunta a questo, un suv a sette posti, dovrebbe prendere il posto della Koleos. A Valladolid, altri due veicoli verranno assemblati a partire dal 2024 e, sembra che il modello possa avere dimensioni compatte. Questo perché, lo stabilimento dove le vetture saranno assemblate, ad oggi, producono la Captur.

Il piano Renault: tagliare 4600 posti di lavoro

La ripresa dell’economia spagnola

La Spagna, andrà ad ospitare quindi, una nuova categoria di Renault. Fra cui, anche molti modelli elettrici. Il progetto, non si mostra di per sé solo ambizioso, ma altrettanto fruttuoso. Infatti, il mercato spagnolo risentirebbe in modo estremamente positivo di questo progetto. I sindacati, sono già a lavoro per la firma del nuovo contratto collettivo a febbraio. Per quel che concerne l’economia, si calcola che, la manovra, dovrebbe generare 12 miliardi di euro nel giro di 3-4 anni. Ciò, si rifletterà sul mercato del lavoro, offrendo quindi mille posti di lavoro a tempo indeterminato fra il 2021 ed il 2024. I modelli saranno tutti ibridi, ma non solo. Si presterà molta attenzione alle emissioni, in particolare, alla decarbonizzazione delle stesse fabbriche. Sempre in linea col piano “Green Deal” europeo. A Siviglia, si darà un’occhio attento anche all’economia circolare. Le iniziative saranno legate anche alle batterie, alla connettività e, all’idrogeno.