Capitanata: un viaggio alla scoperta di meraviglie pugliesi

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Capitanata

La Capitanata è una terra ricca di immensa storia e di altrettanta varietà di prodotti tipici. Luogo conosciuto in tutta Italia per la produzione di vini e per le immense distese di campo che fanno da sfondo all’intero ambiente.

Che cosa scoprire della Capitanata?

La terra è un luogo accogliente per molteplici motivi. Non tutti, infatti, la conoscono per Capitanata. L’ulteriore nome di questo splendido posto è Daunia. La possibilità di scelta, è riconducibile alla storia dello stesso paese. Per coloro che decidono di chiamarla Capitanata, la storia si riferisce all’antica area amministrativa che comprendeva anche il territorio di Foggia. Stiamo quindi parlando dell’epoca di Federico II fino ad arrivare al XIV secolo. Qualcun altro sceglie di chiamarla Daunia, alludendo così ai Dauni, antichi abitanti del luogo in questione. L’aspettò culturale, fatto di castelli e costruzioni, lo si deve appunto a Federico II che si innamorò letteralmente di questa terra.

Federico II Puer Apuliae

Come poc’anzi abbiamo detto, la terra ospitò un grandissimo personaggio storico: Federico II. Egli fu realmente un abitante del mondo, considerando che nacque nelle Marche, trascorse parte dell’infanzia a Palermo e poi si innamorò della Puglia. A tal proposito venne definito “Puer Apuliae” che, nell’italiano odierno, si traduce come “Figlio della Puglia.” Un aneddoto molto particolare su questo personaggio è proprio il fatto d’avere, a modo suo, inventato l’aperitivo. Stando ai fatti storici, l’uomo, dopo avere cacciato un cinghiale, imbandì un banchetto “aperuit coenam” ossia d’apertura alla cena. Visitare il Castelpagano, vi susciterà le emozioni del luogo consumato dal tempo. Tale castello fu ristrutturato da Federico II al fine di farne un maniero da caccia. Dotò lo stesso di guarnigioni per i soldati saraceni. Secondo gli storici però, sebbene il personaggio, lo restaurò, non vi lasciò nessuna traccia. Ciò ad intendere che non ci mise mai piede.

La Puglia tra storia ed arte culinaria

Dopo aver camminato per raggiungere il castello, avrete bisogno di sperimentare la cucina tipica pugliese. A Torremaggiore, un ristorante nominato “Le Tre Volte” vi condurrà nel bel mezzo del tripudio di sapore delle orecchiette con marasciuoli e acciughe fritte. I marasciuli sono delle erbe che crescono in modo spontaneo in questo territorio. Per un itinerario all’insegna delle bollicine, a San Severo, potrete scoprire la cantina D’Araprì. Una specialità è legata soprattutto ad una singola bottiglia di vino. Elisa Croghan, una gentil dama inglese, da proprio il nome all’etichetta di tale bottiglia.