giovedì, Aprile 25, 2024

Bird Flight a Bozano: volo e movimento di Klien

Il titolo dell’esposizione Bird Flight a Bolzano è tratto da una serie di opere realizzate a New York dall’artista austriaca Erika Giovanna Klien (1900-1957). Le utopie associate al volo convergono nella mostra con due grandi temi dell’arte moderna e contemporanea: il movimento e la luce. Sono concetti al centro della pratica artistica visionaria della creativa. La mostra prosegue fin al 7 settembre a Museion.


Erika Giovanna Klien: Cinetismo, movimento e luce


Com’è pensato il percorso della mostra Bird Flight a Bolzano?

La mostra mette in luce la storia ignorata, istituendo un dialogo tra l’opera di Klien con opere cinetiche di luce della collezione di Museion. Fa così emergere l’attualità dell’altra Avanguardia della creativa. La mostra ha come punto di partenza l’opera dell’artista, nata nel 1900 a Borgo Valsugana, realizzata negli anni tra il 1920 e il 1957 prima a Vienna e dal 1929 a New York. Erika è considerata la più importante rappresentante del Cinetismo, fondato dopo la Prima guerra mondiale da Franz Cižek, Pedagogo dell’arte. La corrente collega il dinamismo a tutte le forme di movimento sul piano sensoriale e psichico, rinunciando tuttavia agli aspetti aggressivi e meccanici caratteristici del Futurismo. Nasce come progetto di educazione artistica rivolto alle giovani generazioni che mira alla liberazione di energie individuali dagli ostacoli della tradizione.

Erika Giovanna Klien e l’Avanguardia

L’obiettivo dell’esposizione è rendere visibile il particolare contributo di Erika Giovanna Klien all’Avanguardia. L’artista è presente nella collezione di Museion con quattro opere giovanili. Per la mostra sono richiesti dei prestiti dalle collezioni del Belvedere Wien, dell’Università di arti applicate di Vienna, del Wien Museum e del Museo Eccel Kreuzer di Bolzano. Bird Flight mette in relazione l’opera della creativa con diverse posizioni artistiche moderne e contemporanee. Ci sono opere degli
anni venti del Novecento di Max Oppenheimer, Ludwig Hirschfeld-Mack, Elisabeth Karlinsky e Fortunato Depero. Inoltre, sono presentati i lavori degli anni Sessanta di Dadamaino, Mark Adrian, Otto Piene, Günther Uecker e Alberto Biasi. Infine, pezzi realizzati a partire dal 2000 di Eva Schlegel, Spencer Finch, Ceal Floyer, Benjamin Tomasi e Liliana Moro.

Il percorso della mostra Bird Flight a Bolzano

Al secondo piano museale la presentazione delle opere di Klien segue sostanzialmente un ordine cronologico, ma al livello superiore l’ordine si dissolve. Attorno alle serie Bird Flight e Subway si dispone una costellazione di posizioni artistiche degli anni Sessanta e contemporanee. Le soglie tra i diversi piani diacronici e gli aspetti della mostra sono enfatizzate nell’allestimento ideato da Matilde Cassani. La designer riprende l’idea della porta come passaggio tra percezione conscia e subconscia da disegni e testi degli anni Trenta dell’artista. Le opere di movimento e luce rimangono tuttavia nell’ambito della bidimensionalità, nonostante alcuni tentativi in direzione del movimento reale. Mentre Hirschfeld-Mack, talento del Bauhaus, negli anni 1923/24 compiva i primi esperimenti, Klien continua a esprimere l’esperienza dell’azione tramite la parziale sovrapposizione di diversi momenti del dinamismo.

La percezione del movimento

Nell’arte degli anni Sessanta, in Dadamaino e Mark Adrian, vi sono lavori, in realtà statici che illudono l’occhio inducendolo a percepire un movimento. Un decisivo passo in avanti è compiuto dalle opere che, per la prima volta dagli anni Venti, rendono nuovamente esperibili il movimento e la luce, generati elettricamente in Piene, Uecker, Biasi. Nelle creazioni realizzate negli anni Duemila, la presenza il dinamismo e l’illuminazione in sé non sono più un aspetto insolito. Lo si nota nei progetti in mostra di Eva Schlegel, Sprencer Finch, Ceal Floyer, Liliana Moro e Benjamin Tomasi. I tratti distintivi sono i riferimenti specifici alla contemporaneità, all’esperienzialità e concettuali.

L’evoluzione di Klien alla mostra Bird Flight a Bolzano

Partendo dall’opera di Erika Giovanna Klien la mostra presenta in tre fasi l’evoluzione essenziale nell’approccio artistico ai temi della luce e del movimento. Mette in evidenza come l’arte abbandoni la bidimensionalità e si sviluppi in direzione di spazi di esperienza in cui visitatori e visitatrici sono completamente immersi nel dinamismo e nel chiarore. Ciò che nell’artista era ancora un’utopia proiettata nel futuro, diventa realtà nelle opere contemporanee esibite. La concezione
e la realizzazione dell’esposizione si sono svolte in intensa collaborazione col Dipartimento educativo del museo, al fine di esporre opere il più possibile esperienziali e in grado di comunicare se stesse. Le illustrazioni di Isabella Fabris che nella brochure animano la figura di Klien basandosi su citazioni dai suoi scritti, mirano a stimolare la riflessione. Invitano anche all’incontro con la generazione più recente di artisti e artiste in mostra.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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