Benvenuto made in Vietnam, Le grandi aziende via dalla Cina

Siamo oramai abituati ai continui tira e molla tra gli stati Uniti e la Cina, accordo sui dazi che si troverà, poi di nuovo in discussione, certo è che l’ultima notizia venuta fuori da alcune aziende non è certamente piacevole per il dragone asiatico.

Molte multinazionali per effetto dazi, e la guerra commerciale innescata da Donald Trump hanno deciso di lasciare la Cina per la loro produzione, pare che siano più di cinquanta. L’elenco è lungo, ma non si può fare a meno di notare che tra questi nomi ne faccia parte il colosso e società simbolo americano Apple. Infatti pare che la società abbia cominciato a produrre i suoi auricolari  Air Poods in Vietnam.

Non è l’unica società ad aver effettuato il trasloco in Vietnam, infatti la prima azienda a spostare parte della produzione già nel 2011 è stata la Samsung, seguita poi, dalla Sharp che ha sempre scelto il Vietnam per produrre i suoi Notebook, seguita poi da  Nintendo altro colosso Giapponese, Kyocera per le sue stampanti.

Infatti, parlando di numeri nei primi sei mesi del 2019 gli investimenti diretti spesi in Vietnam sono saliti dell’8%.

Ritornando alla Apple, però, azienda che in questo momento attira più attenzione in quanto è stata più volte oggetto di contesa tra Trump e Cina , già qualche anno fa sempre sotto la spinta del presidente americano, tentò di produrre fuori dalle mura cinesi i computer Apple.

Quali furono i risultati? Sembra paradossale ma il fallimento del progetto fu che  mancavano viti per l’assemblaggio dei computer,  nessuno fu capace di produrre viti che servivano appunto per assemblare i pc Apple nei tempi prestabiliti.

La Cina fornì mille viti in un solo giorno.

Probabilmente vi starete chiedendo come abbiano fatto? Ebbene, pare che solo in Cina siano capaci di produrre una certa quantità di Viti a breve termine.

Un altro punto  che a suo tempo sfavorì lo spostamento della produzione dalla Cina era il problema della forza lavoro più costosa, perché niente può essere paragonato alla produzione del dragone asiatico che è capace di riunire cento mila persone in una notte per lavorare e soprattutto ad un costo più basso rispetto ad altri paesi.

Tuttavia, è comunque da considerare  che gli ultimi dati sul Pil della Cina non sono tra quelli più felici negli ultimi anni, anzi direi i più deludenti da 27 anni, e questi spostamenti di società importanti ne potrebbero aver creato un impatto importante sulla crescita del paese, però certamente credo che Apple si ricorderà della storia delle viti così come se ne ricorderà Trump.

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