sabato, Maggio 18, 2024

Arizona: Corte Suprema mette al bando l’aborto

La Corte Suprema dell’Arizona mette al bando l’aborto, invocando una legge del 1864. La legge, da tempo inattiva, è anteriore alla creazione dello stato dell’Arizona e non prevede eccezioni per lo stupro o l’incesto, ma consentirebbe l’aborto in caso di pericolo per la vita della madre. Si prevede che la sentenza avrà anche un impatto politico enorme, poiché gli elettori dell’Arizona probabilmente prenderanno in considerazione una misura elettorale a novembre per ripristinare il diritto all’aborto.

Corte Suprema dell’Arizona mette al bando l’aborto

La Corte Suprema dell’Arizona consente la messa al bando dell’aborto invocando una legge del 1864, che criminalizza tutte le interruzioni di gravidanza ad eccezione di quelle per cui la vita della partoriente è a rischio. La legge aprirà la porta al perseguimento penale dei medici che eseguono le procedure di aborto. La legge prevede una pena da due a cinque anni di reclusione per chiunque assista ad un aborto.

Numerosi stati degli USA hanno iniziato a far rispettare i vecchi divieti di aborto dal giugno 2022, quando la Corte Suprema ha annullato la decisione Roe v. Wade del 1973 che garantiva il diritto costituzionale all’aborto. Attualmente, 14 stati stanno applicando il divieto di aborto in tutte le fasi della gravidanza con limitate eccezioni.

Biden condanna la sentenza

La notizia ha suscitato ondate di shock in tutta Washington. Il presidente Joe Biden ha condannato la decisione dell’Arizona di vietare l’aborto. “Milioni di abitanti dell’Arizona vivranno presto sotto un divieto di aborto ancora più estremo e pericoloso, che non riesce a proteggere le donne anche quando la loro salute è a rischio o in tragici casi di stupro o incesto”, ha affermato Biden. “Il vicepresidente Harris ed io siamo dalla parte della stragrande maggioranza degli americani che sostengono il diritto di scelta delle donne. Continueremo a lottare per proteggere i diritti riproduttivi e chiederemo al Congresso di approvare una legge che ripristini le tutele di Roe v. Wade”, ha aggiunto.

Anche il procuratore generale dell’Arizona, Kris Mayes ha denunciato la sentenza della Corte Suprema. “La decisione odierna di reimporre una legge risalente a un’epoca in cui l’Arizona non era uno stato, infuriava la guerra civile e le donne non potevano nemmeno votare, passerà alla storia come una macchia per il nostro stato”, ha detto Mayes.


Leggi anche: Ohio e Arizona: due corti bloccano il divieto di aborto

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