sabato, Luglio 27, 2024

Ambasciatore Italiano in Polonia Amati: gli aiuti russi per emergenza “non cambiano la prospettiva geopolitica”

La Russia è uno dei paesi che hanno aiutato l’Italia nell’emergenza dettata dalla pandemia di coronavirus, ma “ciò non vuole dire che per noi cambia la prospettiva geopolitica”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano a Varsavia, Aldo Amati, intervenuto in diretta televisiva sull’emittente televisiva polacca “Polsat”.

“Quando si è di fronte a migliaia di morti ogni aiuto viene giustamente apprezzato. Così come noi abbiamo molto gradito l’aiuto polacco e la Polonia ha accolto l’aiuto dei cinesi. La Russia è uno dei Paesi come la Francia, la Germania, la Cina, l’Albania e altri che ci hanno dato una mano importante. Ciò non vuole dire che per noi cambia la prospettiva geopolitica“, ha spiegato Amati esplicando la posizione dell’Italia riguardo gli aiuti ricevuti da altri paesi tra cui la Russia che ha colpito molto il media polacco.

“Noi siamo ben ancorati all’Alleanza atlantica e all’Unione europea che rimangono la stella polare della politica estera, dunque la nostra posizione sulle sanzioni non cambia. Ciò non vuole dire sottrarsi al dialogo con Russia e Cina”, ha aggiunto.

All’ambasciatore è stato chiesto di fare un quadro della situazione italiana nell’emergenza coronavirus, proprio in questi giorni che inizia la fase 2 anche per il paese più colpito dal Covid-19. “Sembra che si stia superando la fase più drammatica del contagio in tutta Europa. In Italia non vi erano alternative alla chiusura completa della società e gli italiani hanno reagito con grande disciplina per quasi due mesi. Ora l’economia di tutto il continente ha bisogno di rimettersi in moto gradualmente.

Le istituzioni europee devono dare prova di avere capito la gravità del momento mettendo in campo con forza e rapidamente tutti gli strumenti necessari. Se questo non avviene l’Unione Europea subirà un danno d’immagine da cui non sarà facile riprendersi”, ha chiarito Amati. In merito alle previsioni riguardo il comparto turistico, settore fondamentale dell’economia italiana ed in particolare riguardo la notizia secondo cui la Sicilia supporterebbe i turisti che la prossima estate vogliono andarci in vacanza, il diplomatico ha dichiarato: “Dopo l’industria manifatturiera, seconda in Europa, in Italia abbiamo il turismo che rappresenta il 13 per cento del Pil.

In Sicilia il coronavirus ha avuto un impatto minore che nel Nord Italia. Servono cautela e flessibilità, la Sicilia potrebbe rappresentare una meta importante del turismo italiano e si potrebbe salvare in parte la stagione turistica sull’isola. Dall’estero la situazione è più complicata. Esistono le quarantene che rappresentano al momento un ostacolo fondamentale per i movimenti delle persone. Occorrono garanzie che possono essere date soltanto dai test medici e da regole precise sul distanziamento tra le persone”, ha affermato Amati.

L’ambasciatore italiano ha poi risposto circa una certa “timidezza” dell’Europa nell’aiutare l’Italia. “L’importante è non farsi prendere da emozioni irrazionali e fare scelte che peseranno per molto tempo. L’Europa secondo l’opinione pubblica non ha dato grande segno di grande unità nell’affrontare la pandemia. Forse occorreva un maggiore coordinamento tra autorità sanitarie, la gente anche in Italia si aspettava di più dall’Europa su questo”, ha detto ancora il diplomatico. “Ma ora la vera sfida è l’economia.

La Banca centrale europea sta facendo il suo dovere, la Banca europea per gli investimenti anche, il programma Sure di difesa dell’occupazione è importante. Ma tutto ciò non basta, occorrono strumenti straordinari per uscire da una situazione straordinaria”, ha aggiunto Amati sottolineando che l’Italia “non vuole assolutamente che qualcun altro paghi il suo debito pubblico, come qualcuno improvvidamente ha detto”. Secondo Amati, Roma “spinge invece per affrontare la situazione con la risolutezza adeguata, altrimenti rischiamo tutti di entrare” in una fase di recessione decennale.

Alla domanda su come cambierà la vita quotidiana, Amati ha replicato: “Tutti i Paesi saranno diversi, psicologicamente la gente per lungo tempo farà molta attenzione a dove andare e come muoversi. Il mito della tecnologia che ci salva ha subito un brutto colpo, un virus ha messo in ginocchio tutto il mondo. Io spero che per l’Italia questo momento così drammatico sia un’opportunità da non farsi sfuggire per fare le riforme di cui abbiamo certamente bisogno. Ma assicuro che c’è una straordinaria voglia di ripartire: storicamente proprio nei momenti più difficili della propria storia, gli italiani, come i polacchi, hanno dato il meglio di sé”, ha concluso.

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Leonardo Pietro Moliterni
Leonardo Pietro Moliterni
Presidente dell'Associazione L'Ancora Capo Redattore Responsabile ma sono soprattutto giornalista, foto reporter e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Ho sposato Periodicodaily.com e Notiziedaest.com ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Sono un libero giornalista indipendente porto alla luce l'informazione Nazionale e Estera .. Soprattutto Cronaca, Meteorologia, Sismologia, Geo Vulcanologia, Ambiente e Clima.

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