Almanacco Del 3 Novembre 2021

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Oggi mercoledì 3 novembre 2021 (07:08)

E’ il 307° giorno dell’anno, 45ª settimana. Alla fine del 2021 mancano 58 giorni.

A Roma il sole sorge alle 06:46 e tramonta alle 17:01 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 07:07 e tramonta alle 17:06 (ora solare)
Luna: 4.41 (lev.) 16.28 (tram.)
Sciame meteoritico delle Tauridi

Santi del Giorno

Santa Silvia (Madre di San Gregorio Magno)
Sant’Uberto di Tongeren-Maastricht (Vescovo)
San Martino de Porres (Domenicano)

San Berardo dei Marsi (Vescovo)
Sant’Eufrosino (Vescovo)
Sant’Amico di Avellana (Monaco)

Sant’Uberto è il protettore di cani da caccia, guardie forestali, fabbricanti di pelli e macellai.

Etimologia: Silvia, dal latino “silva”, “selva, bosco”, è un nome frequentemente attestato già in epoca pre-romana, come testimonia la leggenda di Rea Silvia, madre di Romolo e Remo, ovvero dei mitici fondatori di Roma.

Proverbio del giorno

Di novembre va in montagna ed abbacchia la castagna.

Aforisma del giorno:

Che cos’è l’avarizia? E` un continuo vivere in miseria per paura della miseria. (San Bernardo)

Sei nato oggi?

 I nati il 3 novembre sono combattenti nati, dotati di una carica e di una resistenza a prova di bomba. Fortemente competitivi, anche quando non cercano di sbalzare gli altri combattono comunque per affermare i propri obbiettivi personali in vista di un miglioramento della propria posizione: è assolutamente naturale per loro non accontentarsi mai di ciò che già hanno.

Sotto pressione si dimostrano di solito piuttosto freddi, anche se mascherano dentro di sé una forza esplosiva che gli altri possono percepire fisicamente. Quando sono messi alla prova, cala su di loro una strana calma mortale, che non lascia presagire nulla di buono per gli avversari: al momento dell’attacco, sia gli uomini sia le donne possono dimostrarsi davvero spietati.

Oroscopo quotidiano

Oroscopo di Mercoledì 03 Novembre 2021

Accadde Oggi

Brevettato il reggiseno

martedì 3 novembre 1914 (107 anni fa)

Brevettato il reggiseno: Limitare i disagi delle donne senza rinunciare alla bellezza femminile. Partendo da questa sfida la ricca ereditiera newyorchese Mary Phelps Jacobs, diciannovenne attivista per la pace, arrivò a brevettare il Backless Brassiere, primo modello di reggiseno della storia.

Un’invenzione che cambiò radicalmente il modo di vestire delle donne, costrette fino a quel momento a sopportare scomodi e dolorosi sistemi di contenimento come i corsetti e le stecche di balena. Con una dimostrazione pratica, ripresa dai media dell’epoca, la Phelps mostrò il nuovo indumento intimo creato con due comuni fazzoletti uniti da nastri di raso rosa.

Già ricca di suo, la giovane si ritrovò una miniera d’oro tra le mani che fu fiutata da una società del Connecticut, la Warner Brothers Corset Company. Quest’ultima acquistò i diritti di produzione del brassiere per una cifra pari a 1.500 dollari. Niente in confronto alle cifre a sei zeri che guadagnerà nei decenni successivi.

C’è da dire che la parola “reggiseno” era già apparsa in precedenza e la rivista Vogue fu la prima nel 1907 ad utilizzarla. Per quanto riguarda l’effettiva origine del capo di biancheria intima, alcuni ne attribuiscono la paternità alla francese Madame Herminie Cadolle che, in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1889, presentò un corsetto tagliato a metà chiamato “soutien-gorge”, ossia “corsetto-seno”.

In TV debutta Arnold

venerdì 3 novembre 1978 (43 anni fa)

In TV debutta Arnold: Un peperino che ha la battuta sempre pronta, e dal sorriso contagioso, si presenta per la prima volta al pubblico americano il 3 novembre del 1978, sull’emittente televisiva NBC.

Lui è Arnold Jackson, protagonista della sitcom Diff’rent Strokes che in Italia sarà trasmessa due anni più tardi inizialmente con il titolo “Harlem contro Manhattan” e infine con “Il mio amico Arnold”.

Interpretato da Gary Coleman (che a causa di disfunzioni renali non supera l’altezza di 1,30 m), il bambino nero più simpatico della storia della televisione ha nella fiction un fratello più grande, Willis, insieme al quale viene adottato dal ricco uomo d’affari Philip Drummond, in seguito alla morte della madre che lavorava come governante per lo stesso Drummond.

La serie conquista il pubblico televisivo (sia adulti che bambini) fin dalla prima stagione, cui ne seguiranno altre sette per un totale di 189 episodi. Rimarranno impresse nella memoria le battute più ricorrenti di Arnold, su tutte la mitica «Che cavolo stai dicendo Willis?» rivolta al fratello.

In Italia insieme alla sigla originale in inglese, riscuoterà enorme successo il brano Arnold di Nico Fidenco. Tra le celebrità ospitate nella serie Nancy Reagan (moglie del presidente USA Ronald) e il campione di pugilato Muhammad Ali.

Primo film di Godzilla

mercoledì 3 novembre 1954 (67 anni fa)

Primo film di Godzilla: Le radiazioni degli esperimenti nucleari trasformano l’ultimo superstite di una specie di dinosauri, sopravvissuto all’estinzione, in una gigantesca creatura dalla forza mostruosa e in grado di sputare raggi distruttivi.

Per i giapponesi è Gojira, protagonista dell’omonimo film, diretto da Ishirō Honda, che debuttò nelle sale del Sol Levante il 3 novembre del 1954. Prodotto dalla Toho e costato 60 milioni di yen (cifra record per l’epoca), la pellicola ebbe un successo strepitoso negli USA e nel mondo occidentale, dove fu proiettato con il nome di Godzilla.

Risposta nipponica all’americano King Kong (1933), il mostro venne chiamato “Gojira”, dal nomignolo di un dipendente della stessa Toho, noto per la sua corpulenza; il termine è un composto dell’occidentale “gorilla” e del giapponese “kujira”, che sta per balena.

Primo capitolo della saga del dinosauro atomico, Godzilla fu concepito come un atto di denuncia contro il pericolo di una guerra nucleare (negli anni Cinquanta tutt’altro che irrealistico, visto il clima di guerra fredda tra USA e URSS), richiamando, nello scenario di un’immaginaria Tokyo rasa al suolo dal mostro, il reale panorama di distruzione e morte di Hiroshima e Nagasaki dopo il bombardamento atomico.

Lo storico film del 1954 ispirò innumerevoli sequel e rivisitazioni in Giappone e negli Stati Uniti, tra cui l’ultima pellicola del 2014, diretta da Gareth Edwards.

Nati in questo giorno

Monica Vitti

data di nascita: martedì 3 novembre 1931 (90 anni fa)

Monica Vitti: Per molti critici è la maggiore interprete della commedia all’italiana del Novecento, per il pubblico è uno dei pochi esempi di attrice che al notevole fascino unisce un’innata capacità di far ridere.

Nata a Roma come Maria Luisa “Marisa” Ceciarelli, si forma a teatro con Shakespeare e Moliére, incontrando nel regista Michelangelo Antonioni il suo talent scout (nonché compagno di vita per diverso tempo), che la lancia sul grande schermo con “L’avventura” (1960).

La collaborazione con Mario Monicelli che la scrittura per “La ragazza con la pistola” (1968) ne fa esaltare le doti comiche, proiettandola tra i grandi protagonisti del genere, come Alberto Sordi in coppia con il quale recita in diverse pellicole di successo: da “Amore mio aiutami” (1969) a “Io so che tu sai che io so” (1982), passando per “Polvere di stelle” (1973).

Premiata con cinque David di Donatello come “miglior attrice protagonista” e con il Leone d’oro alla carriera nel 1995, a partire dagli anni Novanta si allontana gradualmente dalle scene, comparendo sporadicamente in alcune manifestazioni ufficiali.

Cristina Parodi

data di nascita: martedì 3 novembre 1964 (57 anni fa)

Cristina Parodi: Volto storico del TG5 di Mediaset, che ha visto nascere nel 1992, Cristina Parodi è una delle giornaliste più affermate della televisione italiana.

Nata ad Alessandria, ha iniziato come giornalista sportiva prima per Odeon Tv e poi per Mediaset, passando poi al telegiornale della rete ammiraglia del “Biscione”. Per la stessa rete ha condotto per nove stagioni il rotocalco Verissimo, passando nel 2012 a La7 per condurre show come “Cristina Parodi Live” e “Cristina Parodi Cover”.

Sposata con il produttore televisivo, e dal 2014 sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, da giovane è stata una tennista a livelli agonistici. Passata in Rai nel 2013, dal settembre dell’anno seguente ha assunto, con Marco Liorni, la conduzione de La vita in diretta. Nella stagione 2017/18 è stata su Rai 1 a “Domenica in” e in quella successiva nel programma, sempre domenicale, La prima volta.

Nati… sportivi

Gerd Müller

data di nascita: sabato 3 novembre 1945 (76 anni fa)
data morte: domenica 15 agosto 2021

Gerd Müller: Nato a Nördlingen (in Baviera, Germania), calciatore dal 1963 al 1982, ha vinto il campionato del mondo con la Nazionale tedesca nel 1974, dopo il terzo posto di Messico ‘70.

In quest’ultimo Mondiale è stato capocannoniere del torneo con 10 reti, due delle quali segnate nella semifinale con l’Italia, la partita del secolo, finita 4-3 per gli azzurri. In Nazionale ha segnato moltissimo: 68 reti in 62 incontri, diventando pure campione d’Europa nel 1972. A conferma delle sue notevoli qualità nel 1970 ha conquistato il Pallone d’oro.

A livello di club ha giocato soprattutto nell’attacco del Bayern Monaco: quindici stagioni con 453 presenze e ben 398 gol (nella Bundesliga è il miglior marcatore di sempre), vincendo 4 scudetti, 4 Coppe di Germania e 3 Coppe dei Campioni.

Nell’ottobre 2015 il club tedesco ha ufficializzato che il leggendario bomber tedesco è affetto dall’Alzheimer. Il 15 agosto 2021 è morto a Monaco di Baviera.

Karch Kiraly

data di nascita: giovedì 3 novembre 1960 (61 anni fa)

Karch Kiraly: All’alba del terzo millennio, la federazione internazionale di pallavolo (FIVB) lo elegge, con l’italiano Lorenzo Bernardi, Miglior giocatore di pallavolo del XX secolo.

Vincitore di un Mondiale (1986) e, alle Olimpiadi, di due ori indoor (1984 e 1988) e uno nel beach volley (1996), Charles Frederick Kiraly, nato a Jackson (nello Stato del Michigan), è un ex pallavolista statunitense, dal settembre 2012 allenatore della Nazionale femminile a stelle e strisce. Nei Mondiali 2014 in Italia, sotto la sua guida tecnica, gli USA vincono per la prima volta il titolo femminile. Ai Giochi di Rio 2016 conquistano la medaglia di bronzo e ai Mondiali 2018 in Giappone si classificano al quinto posto. Nelle Olimpiadi post COVID-19 di Tokyo 2020 salgono sul gradino più alto del podio.

Dal 1990 al 1992 schiaccia in Italia, nel Porto Ravenna, vincendo uno scudetto, una Coppa Italia, una Coppa Campioni, una Supercoppa europea e una Coppa del mondo per club.

Eventi Sportivi

Tre ori per gli azzurri nel canottaggio

sabato 3 novembre 1990 (31 anni fa)

Tre ori per gli azzurri nel canottaggio: In Australia hanno chiuso i battenti i Mondiali di canottaggio. Le 22 gare previste (13 maschili e 9 femminili) si sono svolte sul lago Barrington in Tasmania.

L’Italia è terza nel medagliere con 3 ori e 1 bronzo. Confermano di essere nella storia dello sport italiano e mondiale i fratelli Abbagnale (Giuseppe e Carmine) e il timoniere Di Capua, che vincono il sesto titolo mondiale nel due con (M2+). Gli altri due ori sono stati vinti dall’LM4x e dall’LM8. Il bronzo è stato vinto nel quattro con (M4+).

I Doodle di Google

Indipendenza di Panama

3 novembre

Indipendenza di Panama: Il 3 novembre 2011 Google ha ricordato con un doodle locale la festa dell’indipendenza della Repubblica di Panama, raggiunta nel 1903 come conclusione di un braccio di ferro tra Stati Uniti e Colombia, di cui Panama era in quel periodo un semplice dipartimento.

La conquista dell’Indipendenza maturò alla fine di una drammatica guerra civile, ricordata come Guerra dei mille giorni, che vide contrapposti il partito Conservatore e il Partito Liberale della Repubblica di Colombia. Dopo tre anni e più di scontri, il paese ne uscì semidistrutto e incapace di contenere le spinte secessioniste. Per cui fu facile per gli Stati Uniti avere la meglio nel contenzioso economico legato al progetto di realizzazione di un canale nel territorio panamense che doveva mettere in collegamento l’oceano Atlantico con il Pacifico.

Al rifiuto dei colombiani di cederne la gestione, gli Usa risposero appoggiando la nascita dello Stato indipendente di Panama, il cui governo provvisorio concesse agli Usa il controllo perenne dell’area del canale, aperto nel 1914. Nel doodle campeggia l’Aquila Arpia, il più grande rapace del continente americano, divenuto dal 2006 un simbolo nazionale per la nazione panamense, nel cui stemma è riprodotto.

Angolo Lettura

“La fattoria degli animali” di George Orwell

domenica 3 novembre 2013 (8 anni fa)

“La fattoria degli animali” di George Orwell: George Orwell tra il 1930 e il 1944 scrisse il libro “La fattoria degli animali”. La storia narra di una fattoria nella quale gli animali si ribellano ad una vita di sfruttamento a cui l’uomo li sottopone, la rivolta è guidata dai maiali.

In un primo momento gli animali riescono a gestire la fattoria rispettando gli ideali di uguaglianza e non sfruttamento per i quali hanno combattuto. I maiali ad un certo punto trasformano la loro utopica società in un regime totalitarista, tutti gli ideali sono sottomessi ad un unico diktat “tutti sono uguali ma qualcuno è più uguale degli atri”.

Questo bellissimo romanzo è una sagace satira del regime sovietico, infatti molti personaggi della storia sono palesemente ispirati a personalità realmente esistite. Ovviamente la storia è facilmente adattabile a tutti i regimi dittatoriali, nei quali, spesso, cambiano gli interpreti ma la trama sembra sempre la stessa: sfruttamento, disuguaglianza e dolore.

Un libro che consigliamo per la sua estrema semplicità, per la facile lettura e soprattutto l’ironia con la quale affronta un problema sempre attuale.

Scomparsi oggi

Giuseppe Di Vittorio

data di nascita: giovedì 11 agosto 1892 (129 anni fa)
data morte: domenica 3 novembre 1957 (64 anni fa)

Giuseppe Di Vittorio: Nato a Cerignola, in provincia di Foggia, la lunga attività di politico, sindacalista e antifascista è stata improntata, per tutta la sua durata, alla difesa dei diritti dei lavoratori e degli ideali della Costituzione repubblicana, alla cui stesura ha partecipato in prima persona.

Di umilissime origini, da bracciante e autodidatta sposò prestissimo la battaglia sindacale, entrando a 21 anni nel Comitato Centrale dell’Unione Sindacale Italiana. Perseguitato dal regime fascista per la difesa delle libertà sindacali, riparò in Francia da dove organizzò la Resistenza.

Insieme a Grandi e Canevari fu tra i firmatari del Patto di Roma (9 giugno 1944), dando vita alla Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), di cui ricoprì la carica di Segretario Generale fino al 1948.

Eletto nel 1946 all’Assemblea Costituente, nelle liste del Partito Comunista Italiano, partecipò all’elaborazione della Costituzione repubblicana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Esponente simbolo del sindacalismo italiano del Dopoguerra, Di Vittorio scomparve a Lecco, nel novembre del 1957.

Alla sua vita è stata dedicata la fiction Pane e libertà, trasmessa nel 2009 su Raiuno, con l’attore Pierfrancesco Favino nei panni del sindacalista pugliese.

Bob Kane

data di nascita: domenica 24 ottobre 1915 (106 anni fa)
data morte: martedì 3 novembre 1998 (23 anni fa)

Bob Kane: La storia lo celebra come papà di Batman, ossia del secondo supereroe (dopo Superman) più popolare di tutti i tempi, fonte inesauribile per il cinema.

Nato a New York, Robert Kahn buttò giù le prime storie di fumetti per la rivista Wow, What A Magazine nel 1936, approdando due anni dopo alla prestigiosa “National Comics”, poi ribattezzata DC Comics. Qui presentò la sua rivoluzionaria figura di supereroe, più freddo e spietato di Superman, privo di poteri straordinari ma con spiccate doti investigative esaltate da armi supertecnologiche.

Investito a 23 anni da un successo planetario e da ricchi guadagni, accanto all’attività di fumettista coltivò parallelamente quella di pittore, riuscendo a vendere numerose tele a prezzi altisonanti. Chiamato a collaborare alla sceneggiatura di alcuni film (“Batman” del 1989 e “Batman Forever” del 1995) sull'”uomo pipistrello” di Gotham City, morì a Los Angeles nel novembre del 1998.