sabato, Luglio 27, 2024

Agedo contro le modifiche al DDL Zan

Nei giorni scorsi l’associazione di genitori, parenti amici e amiche di persone gay, lesbiche, bisessuali, trans* +, (AGEDO) ha emesso un comunicato stampa. Nel testo sono spiegate le motivazioni per cui l’associazione dice no alle modifiche al DDL Zan proposte.

Perchè Agedo non vuole le modifiche al DDL Zan?

Nel comunicato stampa l’Agedo chiede come si possa accettare che “la tutela del diritto all’identità di genere sparisca dal testo“. Anche perchè, spiegano nel comunicato “la Corte costituzionale, già nella sentenza n. 221/2015, lo abbia nominato esattamente così e lo abbia qualificato come “elemento costitutivo del diritto all’identità personale, rientrante a pieno titolo nell’ambito dei diritti fondamentali della persona”. Stessi dubbi sulla richiesta di elminare dalla clausola salva idee il divieto di condotte “idonee a determinare il concreto pericolo di atti discriminatori o violenti”. Clausola che è stata inserita e scritta nel D.D.L. Zan “ricalcando la formula utilizzata da tutta la giurisprudenza, anche sovranazionale, per stabilire il confine della libertà di espressione?

La questione della giornata nazionale contro le discriminazioni


Un altro punto in discussione è la libertà lche verrebbe lasciata alle scuole di celebrare o ignorare il 17 maggio, Giornata nazionale contro le discriminazioni. Quando, secondo l’associazione “sarebbe sufficiente – com’è oggi già previsto dal D.D.L. Zan – ribadire l’autonomia scolastica e il patto educativo di corresponsabilità per stabilire le modalità di celebrazione di una Giornata nazionale“.

Di cosa si ha davvero paura?

E’ quessta la domanda che si pongono i firmatari del comunicato. Ed è la domanda che pongono alle senatrici e ai senatori. L’Agedo ricorca che le stesse paure erano presenti prima dell’approvazione sulle unioni civili. Nel comunicato precisano che “non si è realizzato nemmeno uno degli spauracchi che, nel 2016, erano stati agitati per affossare la legge: la famiglia c.d. ‘tradizionale’ non è stata distrutta e la crescita dei bambini e delle bambine non è stata stravolta. Semplicemente, le vite di molte persone si sono arricchite di tutele e di occasioni di felicità. Nulla di più, e nulla di meno per tutte le altre persone”.


Il DDL Zan continua a far discutere ed è fermo in Senato


La richiesta di Agedo: “approvate il D.D.L. Zan così com’è, senza cambiare una virgola”

Anche oggi il Parlamento ha l’occasione concreta di respingere tanti spauracchi e di offrire una vera tutela alle persone per quel che sono e per come sono nate, senza esclusioni e senza nulla togliere alle altre. Non menzionare l’identità di genere significherebbe dire a molte persone che non sono degne di essere quel che sono. E questo è inaccettabile. Al momento del voto in Aula, perciò, chiediamo alle senatrici e ai senatori di respingere tutte le modifiche al D.D.L. Zan, ispirate a meri calcoli politici e capaci soltanto di ostacolare la realizzazione del principio di uguaglianza formale e sostanziale, veicolando pure speculazioni fondate su ingiustificate paure.

Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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