CREPUSCOLO : QUANDO LA SVEZIA LA TROVI NELLE MARCHE !!!

La band maceratese sulle orme di Dismember & soci

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Crepuscolo Evolution Evilution
Crepuscolo Evolution Evilution
Bil, Franz e Vun...i Crepuscolo
Bill, Franz e Vun…i Crepuscolo

Da sempre, per ogni appassionato di heavy metal, e di death metal in particolare, la Svezia rappresenta uno dei punti di riferimento, per il numero impressionante di bands di alta qualità sfornate, e per le linee guida dettate a tutto il movimento.

L’influenza del paese scandinavo è ancora fortissima, ed i gruppi che continuano a suonare come si faceva venti e passa anni fa, secondo i dettami e la tradizione, sono tantissime, in tutta Europa.

Anche in Italia ne abbiamo di validissimi, e l’idea è quella di presentarle ai nostri lettori, compiendo una sorta di “viaggio musicale” lungo tutto lo Stivale, toccando le loro città di provenienza. Iniziamo da Macerata, terra natìa dei Crepuscolo.

Formata nel lontano 1995 dai membri storici Franz (voce e basso) e Vun (chitarra), la band ha dovuto affrontare per parecchio tempo l’annoso e diffusissimo “problema batterista”, fino all’arrivo di Bill che ha reso stabile la formazione. Appena si inserisce nel lettore cd “Revolution Evilution”, il loro primo album, datato ormai 2014, la sensazione è quella di essere tornati davvero indietro nel tempo. C’è un meraviglioso retrogusto di antico, di datato, di vinili fatti scorrere sotto le mani nel piccolo negozio del centro cittadino, c’è il profumo della carta del giornale specializzato che ti regalava notizie “fresche” di un paio di mesi, ci sono i titoli scritti a penna sulla carta della TDK da 90 minuti su cui scambiavi le registrazioni dei dischi con i tuoi amici, ci sono le serate seduti davanti allo stereo, ad imparare a memoria l’ultimo acquisto effettuato, fantasticando sulla copertina, sulle foto, e chiedendoti come potessero suonare tutte quelle bands che comparivano nell’usuale lista dei saluti dei musicisti che erano arrivati, ai tempi sì faticosamente, all’agognata release ufficiale. Musicalmente la proposta dei ragazzi marchigiani rende il giusto tributo ai Dismember ed agli Entombed, con frequenti richiami alla scuola melodica di Goteborg per quanto riguarda i riff di chitarra.

La struttura dei pezzi è fedele agli schemi del genere, e la registrazione ricorda le produzioni dei primi anni ’90, cupa, soffocante, quasi catacombale. Il growl di Franz a tratti ricalca quello di Sua Maestà Lars Goran Petrov sul seminale “Left hand path”, ancora oggi uno dei dischi death metal più belli mai usciti dalla terra dell’Ikea e delle polpettine con la marmellata.

“Revolution Evilution” è un album che piacerà a tutti amanti del genere, in ogni brano si possono trovare riferimenti ai mostri sacri che tanto adoriamo, a partire dall’opener “Black winter storm” con le sue chitarre zanzarose e dalla seguente, ottima, “Granitic old school”.

Crepuscolo
 Crepuscolo

Eccellenti anche le atmosfere polverose di “No reason”, ossessiva con i suoi rallentamenti.

Schierati apertamente con quella frangia di appassionati del death metal che pensano che la tradizione sia alla base di tutto, e che la sperimentazione sia compito di altri, i Nostri sono una garanzia anche sul palco, li abbiamo ammirati di recente al “Morbid metal night” al Circolo Dong di Recanati, protagonisti di un concerto trascinante e carico di energia.

In attesa di nuovi concerti e della prossima fatica discografica, e della prossima tappa del nostro viaggio musicale attraverso il Belpaese, lasciamoci ringiovanire dall’ottima discografia dei Crepuscolo!