domenica, Maggio 5, 2024

Elezioni in Corea del Sud: cambio di rotta con il passato?

Giorni turbolenti quelli che hanno animato il dibattito politico in Corea del Sud, dove le vicende di Park Geun-Hye hanno fatto passare in secondo piano le animate dinamiche geopolitiche internazionali che si agitano nel Nord della penisola. Mentre l’ex Presidente, dopo la destituzione da parte dell’Assemblea Nazionale,  attende in carcere di essere giudicata per corruzione e abuso di potere, i cittadini sono chiamati alle urne per scegliere il suo successore. Secondo l’ultimo sondaggio realizzato di Realmeter, il favorito per la vittoria delle presidenziali sarebbe Moon Jae-in, candidato del Partito Democratico,  dato al 42,4% dei voti. Dietro di lui, sempre secondo i sondaggi, si attestano al 18% il centrista Ahn Cheol-soo e il conservatore Hong Joon-pyo. Moon è considerato il candidato di sinistra più credibile e, cavalcando l’onda delle proteste contro l’ex Presidente, ha incentrato la sua campagna elettorale sull’immagine dell’uomo onesto. Egli ha promesso di ridurre il potere economico concentrato nelle mani di poche famiglie, si è detto contrario all’istallazione del sistema antimissile americano Thaad ed ha espresso la sua volontà di rafforzare il dialogo con la Corea del Nord per riportare il bellicoso vicino al tavolo dei negoziati sul nucleare. Da anni si batte per i diritti umani, e vorrebbe rivedere il rapporto con gli Stati Uniti alla luce di relazioni “più eque e giuste” con Washington. Sia la sua politica di dialogo con il Nord che la sua posizione riguardo l’alleanza con gli Stati Uniti, gli sono valse aspre critiche da parte dei suoi avversari. L’impressione è che Moon, oltre a voler tagliare con il recente passato di corruzione, abbia intenzione di dare un nuovo corso alla politica estera di Seoul, manifestando politiche meno accomodanti rispetto ai desiderata Statunitensi. Se sarà eletto e riuscirà a realizzare i suoi programmi, potrebbero cambiare anche gli equilibri ed i rapporti di forza nella tormentata penisola Coreana. Da ultimo è opportuno evidenziare che le elezioni saranno a turno unico e tra i tredici candidati figura una sola donna:  Sim Sang-jeung, ex sindacalista ed esponente del Partito della Giustizia, formazione di sinistra, che secondo i sondaggi, sembrerebbe non avere grandi speranze  di essere eletta.

Marco Fini
Marco Fini
Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Mi occupo principalmente di Politica Estera e Politica Interna. Oltre a scrivere per Periodicodaily, mi dedico a poesia, fotografia e sport da combattimento.

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