Pittura e Disabilità: ultimo atto

0
1104
pitture e disabilità

Diciannove anni … primo scritto!
Mia mamma mi ha quasi costretto a dipingere, ho fatto un albero con le foglie
e tutto ad un tratto , si è aperto un mondo… vedevo chiaro ogni cosa era bellissimo ,
mi sono sentito sicuro…di questo devo ringraziare mia madre.

Il secondo disegno ,un cuore diviso a metà particolare nei dettagli a matita…da una parte il bene e l’altra il male.
Un grande salto , si apre e prende visione di ciò che lo circonda da qui tutto comincia.
Montagne di disegni ,su ogni foglio le capiti inserendo pensieri.
In silenzio attirando la sua attenzione, stimolandole la mente nell’elaborare una sua idea guardandomi.
Ora sa comporre e definire un disegno diciamo visionario, eccelso ricco di forme di contenuti, quel filo acceso lo fa crescere in fretta, comincia a comunicare lasciando calare le barriere, a dimostrare l’affetto “come mai fatto”.  Ha imparato a mostrare il suo intimo sentire.
Passa tempo e sempre instancabilmente continuo a leggere questo appiglio collegandomi a lui.
Altra tappa, desiderio di sperimentare, comincia a fare riflessioni parlandone,  spiega ciò che lui vede in quella tela.
Mi chiede e io rispondo vai avanti quando avrai finito poi ti dirò.
Opere talmente certosine da non credere. Faccio la proposta di fare altre opere su quel tenore e che lo inserirò in una mostra con me ed altre due artiste ,cosa fatta e risultato molto soddisfacente, si ritrova a leggersi in un articolo di quotidiano della sua città e da qui molte altre.
Passaggio alla china con vecchi pennini del padre, ricordo dei tempi di all’ora quando lo scrivere era con penna e calamaio, un modo per ricordarne la memoria!
In lui il seme cresce, si accosta ai colori, esplode in opere concettuali belle,
passando a forme geometriche. Avendo frequentato la scuola Montessori inconsciamente riproduce il materiale usato in questo metodo,  incastrandolo e in modo naturale da profondità e evidenzia la conoscenza dello spazio.
Man mano che guarda il mio fare lo illumina e fioriscono pensieri dando il via alle mani, a volte in gesti di emozioni istintive perciò astratte,  oppure visioni di ciò che lo circonda.
Un chiodo fisso saper fare gli occhi e ci prova in un dipinto da lui chiamato maschera.
Un bel giorno chiede , mi faresti solo il punto della distanza fra due occhi in un volto! pronto fatto , anche qui un altra tappa accettare e chiedere un aiuto ,
be opera straordinaria che inserisco per conoscenza.

cubismo

Cavalcando il momento buono proponendo e gratificandolo acquista sempre più sicurezza e stima di se stesso, getto un sasso “inserimento di ciò che vuoi”.
Un’ altra splendida opera significativa “il tempo” con relative spiegazioni, grande!
Ora non ha più bisogno di stimoli è arrivato il tempo di lasciarlo volare nella sua arte.
Un neonato da abbandonare, tanto non lo recupero più!
La volontà di non arrendermi informandomi, leggendo testi di psicologia teorie di diversi pensieri, un lavoro immenso per portarlo nel mondo, sempre con attenzione ai minimi cambiamenti ponendomi sempre al suo posto, per capirne le reazioni o raggirando l’ostacolo dandole modi di accettare l’ascolto.

Sembra una storia impossibile ma è realtà. Ora sa leggere scrivere sa fermarsi ad ascoltare e comprendere , eccellente artista molto profondo!
La prova , l’ultimo capolavoro con la spiegazione, dove unisce ciò che in questa era di confusione viviamo, un genio!
Rimangono comunque certe caratteristiche dell’invalidità sul ritardo mentale e una malformazione al cervelletto, fisicamente è un bel ragazzo.
Ora so, sarà capace di affrontare la vita nel miglior modo, con dignità rispetto ed umiltà verso se stesso ed il mondo.
Un uomo di 39 anni! vent’anni da quel giorno di un inizio in quel filo conduttore.
Molti altri punti si potrebbero toccare non di semplice dire, hanno tutto ciò che
abbiamo noi, non manca nulla nel loro percorso, sanno sentire amore, gioia rabbia, dolore, serenità, aspettative e voglia di vivere.
Ora sono stanca, ora posso permettermi un po’ di serenità e posso pensare a me!
Tutto questo dire era una promessa con me stessa, testimonianza per chi si trova a percorrere questo cammino laborioso ed infinito.