(Adnkronos) – Le forze armate ucraine hanno lanciato oggi, domenica 24 agosto, un attacco con droni su Mosca, San Pietroburgo e la regione di Leningrado. Lo riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti spiegando che le autorità russe hanno messo in atto una serie di restrizioni, tra cui la chiusura dell'aeroporto di Pulkovo e il conseguente dirottamento di una trentina di voli. Le autorità di Mosca hanno riferito, inoltre, che i droni verso la capitale sono stati abbattuti dalle difese aeree. Altro attacco, poi, al confine russo con l'Ucraina. Due persone sono rimaste ferite nella regione russa di Belgorod. Lo riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti citando il governatore Vyacheslav Gladkov. "Nella zona del villaggio di Krasnaya Yaruga, a seguito di un attacco con un drone su un'auto, due persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni sono valutate come moderate", ha scritto Gladkov sul suo canale Telegram spiegando che i civili sono ricoverati in ospedale. Intanto la Cnn rivela, citando fonti del ministero della Difesa ucraino, che la Russia vuole aumentare a seimila al mese la produzione di droni kamikaze Shahed. La Russia, aggiunge, produce al momento tremila droni Shahed al mese. Fonti dell'intelligence ucraina hanno fatto notare che è calato in modo significativo il costo di un drone Shahed per i russi. Mentre nel 2022 uno Shahed costava 200mila dollari, entro il 2025 il prezzo scenderà a 70mila dollari grazie allo stabilimento 'Alabuga' in Tatarstan. Inoltre l'efficacia degli Shahed è raddoppiata. Sono circa il 20% che raggiungono a oggi l'obiettivo. Il Pentagono avrebbe bloccato per mesi l'uso di missili a lungo raggio da parte dell'Ucraina per colpire all'interno della Russia. Lo rivela il Wall Street Journal, citando alcuni funzionari statunitensi. In particolare, si sottolinea, una procedura di approvazione ad alto livello del Dipartimento della Difesa, che non è stata annunciata, avrebbe impedito all'Ucraina di lanciare sistemi missilistici tattici a lungo raggio dell'esercito (Atacm) di fabbricazione statunitense contro obiettivi in Russia dalla tarda primavera, hanno affermato i funzionari. In almeno un'occasione, l'Ucraina ha cercato di usare gli Atacm contro un obiettivo in territorio russo, ma la richiesta è stata respinta, hanno affermato due funzionari. La la Welt am Sonntag informa, citando fonti diplomatiche europee, di aver saputo che la Cina sarebbe disposta a inviare truppe in Ucraina nell'ambito di una missione di mantenimento della pace. E' stato comunque precisato che il governo di Pechino sarebbe disposto a inviare proprie truppe solo "se le forze di peacekeeping fossero dispiegate sulla base di un mandato delle Nazioni Unite". Un piano, quello di Pechino, che a Bruxelles ha incontrato reazioni contrastanti. C'è chi sostiene che la partecipazione di Paesi come la Cina potrebbe favorire l'accettazione di truppe straniere per monitorare l'accordo di pace. Dall'altro "c'è anche il rischio che la Cina voglia principalmente spiare l'Ucraina e, in caso di conflitto, assumere una posizione chiaramente filo-russa anziché neutrale", ha affermato un alto diplomatico dell'Ue a condizione di anonimato. Inoltre, la maggior parte dei Paesi della Ue è riluttante a fornire preventivamente un mandato Onu a eventuali forze di peacekeeping per vari motivi. Si allontana il vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky per i negoziati di pace tra Ucraina e Russia. Il presidente ucraino ha ribadito oggi che l'Ucraina non accetterà di cedere i territori alla Russia. "Non cederemo la nostra terra all'occupante", ha dichiarato Zelensky in occasione della Giornata della Bandiera nazionale. "Ora c'è una reale possibilità di mettere fine a questa guerra e l'Ucraina è pronta ad adottare misure costruttive che possano avvicinare la vera pace – ha scritto il presidente ucraino in un post su X, riferendo sul colloquio telefonico avuto con il primo ministro olandese, Dick Schoof -. Tuttavia, la Russia non mostra da parte sua alcuna intenzione di pace e continua a bombardare le nostre città. È necessaria una pressione per cambiare la loro posizione, così come un incontro al più alto livello per discutere tutte le questioni". Il presidente finlandese Alexander Stubb, riporta il quotidiano Ukrainska Pravda, ha detto di non vedere al momento alcun segno della volontà della Russia di sedersi al tavolo delle trattative per discutere di un cessate il fuoco o della pace con l'Ucraina. "Se l'obiettivo era un incontro bilaterale due settimane dopo Washington, cioè una settimana dopo lunedì, allora lo trovo molto improbabile. Le tattiche dilatorie della Russia continuano", ha detto il presidente finlandese affermando che la Russia intende continuare le ostilità contro l'Ucraina "almeno fino all'autunno per massimizzare i suoi guadagni territoriali". Stubb, interlocutore europeo molto vicino al presidente degli Stati Uniti, ha affermato che Donald Trump è sempre più stufo delle "tattiche dilatorie" che il presidente russo Vladimir Putin sta usando per prolungare il conflitto in Ucraina. In un'intervista all'emittente pubblica finlandese Yle, Stubb ha rivelato che Trump gli ha confessato che la sua pazienza si stava esaurendo, in primo luogo a causa delle "tattiche dilatorie della Russia", che stanno inviando segnali contraddittori sui futuri incontri con gli Stati Uniti o l'Ucraina e, in secondo luogo, a causa dei continui attacchi della Russia contro i civili ucraini nel bel mezzo dei negoziati. —internazionale/[email protected] (Web Info)