Il primo ministro della Spagna Pedro Sánchez risponde alle critiche contro il suo governo. Sánchez ha parlato dell’animista per gli indipendentisti catalani e ha annunciato una legge sulla protezione dei minori su Internet.
Spagna: Sánchez risponde alle critiche
Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha parlato delle azioni del suo nuovo governo e delle critiche ricevute. In un’intervista con El País, Sánchez ha parlato dell’accordo raggiunto con Junts, gli indipendentisti catalani. Il primo ministro ha detto che l’accordo raggiunto con Junts non permette alla Catalogna l’espulsione degli immigrati perché l’espulsione dei migranti spetta all’Amministrazione Generale dello Stato. “Vale la pena che la nostra democrazia sia migliore, più completa, incorporando nel sistema i partiti politici che fino a ieri promuovevano una dichiarazione unilaterale di indipendenza? La risposta è decisamente sì”, ha affermato Sánchez.
Sánchez ha poi detto che quando arrivò al governo, una delle principali preoccupazioni dei cittadini erano la corruzione e l’indipendenza della Catalogna. “Oggi, cinque anni dopo, il 95% dei cittadini spagnoli pensa che la corruzione non sia un problema. E il 98% dei cittadini, quasi il 99%, pensa che l’indipendenza della Catalogna non sia un problema. Beh, dobbiamo aver fatto qualcosa di giusto. L’alternativa è uno stato di eccezione permanente da parte della destra e dell’estrema destra”, ha detto.
Non sono ricattato da Junts
Sánchez ha poi detto di non sentirsi ricattato da Junts come invece afferma il leader del Partito Popolare (PP) Alberto Núñez Feijóo. “Quando la destra governa e fa patti con il nazionalismo periferico, si scopre che è sinonimo di senso di Stato. Quando lo fa la sinistra, quello che facciamo è poco meno che un ricatto o una vendita di pezzi alla Spagna. No, quello che stiamo facendo è coerente con il Titolo VIII della nostra Costituzione”, ha affermato il premier.
Nell’intervista, Sánchez viene interrogato sul disagio dei cittadini spagnoli per la legge sull’amnistia. “Dovevo rispondere a un dilemma: se continuare con un governo di coalizione progressista, con tutte le difficoltà che evidentemente comporta l’applicazione delle leggi in un Parlamento frammentato, come stiamo vedendo, oppure dare a Feijóo l’opportunità di governare … con Abascal”, ha detto Sánchez. Allo stesso modo, riconosce che la sua intenzione è quella di incontrare Puigdemont dopo l’approvazione della legge sull’amnistia e anche Oriol Junqueras. “Se stiamo normalizzando la situazione in Catalogna, se abbiamo già graziato questi leader indipendentisti e altri, insieme a molte altre persone, se vogliamo procedere con un evento trascendente come l’amnistia, allora è evidente che dovremo incontrarci e parlare”, ha aggiunto.
La legge sulla protezione dei minori online
Sánchez ha poi annunciato che approverà una legge organica per la protezione dei minori su Internet. “I dati sono devastanti. Un giovane su quattro sotto i 12 anni ha avuto o ha accesso e consuma materiale pornografico. Quasi la metà dei giovani sotto i 15 anni lo consumano. E questo non è puritanesimo. Ciò influisce sulla formazione dei nostri adolescenti e anche sui comportamenti futuri che potrebbero avere su una questione così trascendente come l’uguaglianza”, ha affermato il premier.
Sánchez ha detto che proporrà un accordo proteggere i bambini e gli adolescenti online che si articolerà su tre assi. “La prima, l’approvazione di una legge organica per la tutela dei minori su Internet; la seconda, l’approvazione di una strategia multidisciplinare nel campo dell’istruzione, delle competenze digitali, anche nel campo dell’uguaglianza; e, infine, la creazione di dispositivi che impediscano ai minori di accedere a questi contenuti pornografici. Questo è qualcosa su cui stiamo già lavorando con l’Agenzia per la protezione dei dati e la Fabbrica di zecche e francobolli”, ha detto.
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