In Portogallo si cerca di superare lo stallo politico dopo le elezioni: PS e PSD concordano di co-presiedere l’Assemblea nel tentativo di escludere l’estrema destra dal governo.
Portogallo: PS e PSD raggiungono un accordo di governo?
Dopo giorni di tensioni e disaccordi, in una svolta inaspettata e forse storica per la politica portoghese, il Partito Socialista (PS) ha proposto una soluzione per superare l’attuale situazione di stallo nell’elezione del presidente del Parlamento. Lo stallo è iniziato dopo che l’Alleanza democratica di centrodestra, guidata da Luis Montenegro e formata dal Partito Socialdemocratico (PSD), dai popolari del CDS-PP e dai monarchici, hanno vinto le elezioni, senza però ottenere la maggioranza. L’unica possibilità per il centrodestra di formare un governo era quella di allearsi con il partito di estrema destra Chega guidato da André Ventura, che alle elezioni ha ottenuto il 18% dei voti. Tuttavia Montenegro ha ribadito la sua promessa elettorale di non fare affidamento sul sostegno dell’estrema destra per governare o di concludere accordi con i populisti di destra.
Eurico Brilhante Dias, capogruppo parlamentare del PS, ha ora confermato che il suo partito ha offerto al Partito socialdemocratico (PSD) un accordo che preveda una presidenza condivisa del Parlamento, nel tentativo di “mettere fine a questa impasse che degrada l’immagine delle istituzioni”. Secondo questo accordo, che il PSD avrebbe accettato, la presidenza del Parlamento sarebbe occupata da un candidato proposto dal PSD nei primi due anni, e da un candidato del PS nei due successivi, supponendo che la legislatura duri quattro anni. Il PS sosterrà la candidatura di José Pedro Aguiar-Branco, proposta dal PSD, alla presidenza del Parlamento.
Questo annuncio arriva dopo una riunione del gruppo parlamentare PS, che ha fatto seguito a un incontro tra Pedro Nuno Santos e Luis Montenegro, leader dei rispettivi partiti, in cui è stata discussa questa proposta. Eurico Brilhante Dias ha sottolineato che l’accordo è strettamente istituzionale e “non ha nulla di programmatico”, assicurando che non altera il ruolo del PS come leader dell’opposizione né il suo programma, diverso da quello del PSD.
L’iniziativa è stata presentata come un impegno istituzionale volto proprio a risolvere un problema istituzionale, con l’intenzione che il Parlamento possa funzionare pienamente il prima possibile. Sebbene non sia stato confermato alcun nome per la futura presidenza da parte del PS, Brilhante Dias ha menzionato Francisco Assis, che nelle ultime votazioni ha ottenuto 90 voti a favore, più di Aguiar-Branco del PSD, come un candidato forte.
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