domenica, Aprile 28, 2024

Noboa: l’Ecuador è in “stato di guerra” contro i narcos

Il presidente Daniel Noboa ha affermato che l’Ecuador è in “stato di guerra” contro i narcos. Noboa ha stimato che ci sono circa 20mila membri di bandi criminali attivi nel Paese.

Noboa: l’Ecuador è in “stato di guerra”

Il presidente ecuadoriano Daniel Noboa ha affermato che l’Ecuador è in “stato di guerra” conto i cartelli della droga. “Siamo in guerra e non possiamo arrenderci di fronte a questi gruppi terroristici”, ha detto Noboa alla stazione radio Canela Radio. Il presidente ha poi aggiunto che il suo governo ha stimato che ci sono circa 20mila membri di bandi criminali attivi nel Paese. Le dichiarazioni di Noboa arrivano mentre l’Ecuador si trova ad affrontare una violenza delle bande criminali senza precedenti. Le violenze sono degenerate dopo l’evasione del signore della droga e leader della banda “Los Choneros” Adolfo “Fito” Macias dal carcere di massima sicurezza di Guayaquil.

Negli ultimi giorni, oltre 130 guardie carcerarie e altro personale sono stati in ostaggio dai detenuti. Diverse città sono state scosse da esplosioni e uomini armati hanno preso il controllo di uno studio televisivo in diretta TV. Questa escalation ha spinto il presidente Noboa ha dichiarare lo stato di emergenza per 60 giorni. “Stiamo facendo ogni sforzo per recuperare tutti gli ostaggi“, ha detto Noboa, aggiungendo che le forze armate hanno preso il comando delle operazioni di salvataggio. “Stiamo facendo tutto il possibile, e l’impossibile, per riportarli sani e salvi”, ha aggiunto, dopo aver classificato 22 bande come organizzazioni terroristiche, rendendole ufficialmente obiettivi militari legittimi.

Il presidente promette di sconfiggere le bande

Noboa, che è diventato presidente a novembre promettendo di affrontare il crescente problema delle bande di narcotrafficanti, ha affermato che il modo migliore per salvaguardare l’economia e gli investimenti esteri è migliorare la sicurezza e garantire lo stato di diritto. Noboa ha detto che il suo governo ha in progetto di costruire due nuove strutture di massima sicurezza. Nell’ambito di uno sforzo per ridurre la popolazione carceraria e le spese, Noboa ha poi annunciato che l’Ecuador inizierà anche a deportare prigionieri stranieri, con colombiani, peruviani e venezuelani che costituiscono il 90% degli stranieri incarcerati. Il presidente ha poi affermato che, sebbene stia agendo tramite decreto presidenziale, i legislatori hanno espresso il loro sostegno ai suoi sforzi e alle forze armate.


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