Mario Tozzi ha messo a confronto la gestione delle spiagge italiane con quelle della Grecia. Una riflessione che ha acceso il dibattito sul caro vacanze e sull’accessibilità del mare nel nostro Paese.
La foto che ha fatto discutere
Sul suo profilo social Tozzi ha condiviso un’immagine scattata a Naxos, isola greca celebre per le sue spiagge incontaminate. Nella foto si vedono file ordinate di lettini e ombrelloni disponibili a un costo minimo – appena 10 euro al giorno – con ampi tratti di spiaggia libera a disposizione di residenti e turisti.
“Spiagge pulite, accesso libero, servizi a costi ridotti. In Italia invece la privatizzazione avanza e le tariffe sono esorbitanti. Vergogna.” – ha scritto Tozzi nel post che in poche ore ha raccolto migliaia di condivisioni e commenti.
Italia vs Grecia: due modelli opposti
Il messaggio di Tozzi va oltre la semplice denuncia del caro vacanze. Il divulgatore sottolinea la differenza tra due modelli di gestione del turismo balneare:
- In Grecia, le spiagge sono in gran parte pubbliche e i servizi offerti dai privati sono a prezzi calmierati.
- In Italia, invece, la presenza di stabilimenti balneari privati spesso riduce lo spazio libero e porta i costi a livelli difficilmente sostenibili per molte famiglie.
Un confronto che ha scatenato reazioni contrastanti: da una parte chi plaude al coraggio di Tozzi, dall’altra chi lo accusa di fare paragoni poco realistici.
L’estate 2025 e la questione del caro ombrellone
Non è la prima volta che Mario Tozzi affronta il tema dell’accessibilità al mare, ma quest’anno la polemica arriva in un’estate già segnata dal malcontento. Diversi report hanno evidenziato l’aumento dei prezzi nei lidi italiani, con giornate in spiaggia che possono arrivare a costare oltre 100 euro tra lettini, ombrellone e servizi extra.
Il post di Tozzi ha dunque intercettato una frustrazione diffusa, diventando virale e rendendo l’hashtag “Mario Tozzi spiaggia” uno dei più cercati su Google nella giornata di Ferragosto.
