L’Iran ha escluso l’ex presidente Hassan Rouhani dalla candidatura all’assemblea d’élite alle elezioni di marzo. Con la squalifica di Rouhani, Teheran ha chiarito che gli estremisti intendono tenere lontani i moderati dall’assemblea.
Iran: l’ex presidente Rouhani non potrà candidarsi
I media statali hanno riferito che il Consiglio dei Guardiani iraniano ha vietato all’ex presidente Hassan Rouhani, un moderato che durante la presidenza ha cercato di ridurre l’isolamento diplomatico dell’Iran, di candidarsi nuovamente alle elezioni di marzo per l’Assemblea degli esperti, composta da 88 membri che nomina e può licenziare il leader supremo. “Non è stata fornita alcuna motivazione per la decisione del Consiglio dei Guardiani”, ha detto a Reuters una fonte vicina a Rouhani, aggiungendo che “non è stata ancora presa alcuna decisione per un appello”, poiché Rouhani ha tre giorni per opporsi. “Rouhani è membro dell’assemblea dal 1999 per tre mandati. Sarà interessante vedere quale sia stato il motivo della sua squalifica”, ha aggiunto.
Il Consiglio dei Guardiani, composto da 12 membri, che supervisiona le elezioni e la legislazione, ha squalificato l’80% dei candidati in corsa per l’assemblea nelle sue ultime elezioni nel 2016. Ha inoltre squalificato centinaia di candidati alle elezioni parlamentari che si terranno il 1° marzo.
I politici moderati hanno accusato il Consiglio dei Guardiani di squalificare i rivali e hanno affermato che l’esclusione dei candidati dalla corsa mina la legittimità del voto. Si prevede una bassa affluenza alle urne per le prossime elezioni, con Rouhani che la scorsa settimana ha affermato che la maggioranza delle persone non vuole votare e che ciò favorirà la minoranza al potere che fa affidamento su una bassa affluenza alle urne. Con la squalifica di Rouhani, il Consiglio dei Guardiani ha chiarito che gli estremisti intendono tenere lontani i moderati dall’assemblea.
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