domenica, Maggio 5, 2024

Giulia Cecchettin uccisa dall’ex, accoltellata alla testa e al collo

Giulia Cecchettin uccisa dall’ex. E’ finita il 19 novembre vicino Lipsia la fuga di Filippo Turetta, ventiduenne ex fidanzato e coetaneo di Giulia Cecchettin che ha barbaramente ucciso colpendola diverse volte alla testa e al collo. E’ stato preso in autostrada mentre stazionava, senza soldi e senza benzina. Andiamo a capire le dinamiche della violenza di genere anche in riferimento al ruolo della donna nella società, ai giovani maschi sempre più violenti e alle nuove misure in campo normativo per proteggere le donne.

La morte di Giulia

Giulia Cecchettin è stata uccisa, accoltellata alla testa e al collo, dall’ex Filippo Turetta. Siamo a Vigonovo, comune in provincia di Venezia.

Filippo chiede a Giulia di incontrarsi. E’ la sera dell’11 novembre 2023 quando vengono visti per l’ultima volta insieme, quando lei scende dalla Punto nera e viene inseguita da lui e presa a calci e pugni fino al sanguinamento e, in stato di incoscienza, viene portata in auto da Filippo. Iniziano qui i vari spostamenti che porteranno Filippo prima a disfarsi del corpo di Giulia gettandolo e facendolo rotolare fino al canalone tra il lago di Bracis e la zona di Piancavallo, poi a continuare la sua fuga fino in Germania. Lì si ferma a fare rifornimento e paga all’automatico. Infatti, il gestore del distributore troverà al mattino seguente banconote sporche di sangue che daranno indicazioni precise di dove si trova il giovane.

Non ha opposto resistenza alla cattura quando è stato trovato.

E’ stata già avviata la procedura di estradizione. Sarà la procura di Venezia a ricostruire l’accaduto e a indagare anche sulla premeditazione.

Ad un primo esame visivo sul corpo di Giulia, sono state notate immediatamente le ferite sulla testa e sul collo, coltellate, più di venti, inferte con violenza e furia. E alle mani, come per cercare di schivare i colpi di chi diceva d’amarla.

L’amore è un’altra cosa

L’amore di Filippo per Giulia non è amore. E’ stato riferito che il giovane preparava biscotti per lei ed era affettuoso. Aveva chiesto a Giulia di continuare a vedersi come amici. Lei si era confidata più volte con la nonna di alcuni atteggiamenti di gelosia e controllo. Come pure ha confidato ad un’amica di sentirsi oppressa Aveva timore di lui anche come amico per le continue scenate di gelosia. Addirittura in un’occasione era contenta che insieme a lei e Filippo ci fossero altre persone mentre si trovavano in un locale pubblico perché lui le aveva messo davvero paura.

Filippo le controllava il cellulare, era geloso delle amicizie di Giulia e probabilmente invidioso che si laureasse prima di lui.

Dunque, Giulia è la centocinquesima vittima di femminicidio in Italia dall’inizio del 2023. Questa lunga scia di sangue deve far riflettere per agire subito concretamente in termini di rivoluzione culturale e investimento per sensibilizzare e trasformare il ruolo della donne per il raggiungimento della parità di genere.

I giovani maschi sempre più violenti

Dati hanno evidenziato che i giovani di oggi sono più violenti della generazione precedente. Dunque sono sempre più aggressivi. Non sono ‘mostri’, perché il mostro è una figura che fin da subito si riesce ad inquadrare per quello che è. Mentre il violento è colui apparentemente normale che poi diventa aggressivo. Il fenomeno è detto ‘escalation della violenza’. Consiste in un periodo di massimo tre anni mentre prima avveniva in dieci anni.

Il ruolo della donna e il patriarcato

Perché rivoluzione culturale? Perché dopo tante lotte per la parità di genere, purtroppo la donna è considerato un oggetto da possedere e da sottomettere. Questi sono retaggi culturali del passato e provengono dalla cultura del patriarcato che va sradicata. Così bisogna agire contro la disparità, contro gli stereotipi di genere e i pregiudizi. Questi vogliono che la donna appartenga a dei modelli come essere inferiore all’uomo e che deve occuparsi della casa e dei figli. Può essere che questo pensiero venga trasmesso ai figli.

Le donne possono non essere consapevoli di avere accanto un compagno che è geloso e possessivo, che controlla fino a isolarle. Esistono numerose forme di violenza, come quella psicologica o quella economica che l’uomo mette in atto. Chi la subisce può non riconoscerla come tale e credere che siano dimostrazioni d’affetto e amore.

Il cambiamento culturale

Così diventano necessaria e urgenti, oggi ancora di più, sia la formazione continua sia l’educazione sessuale nelle scuole. E’ importante l’aspetto della sensibilizzazione dei giovanissimi di oggi che sono gli adulti di domani. Vanno guidati nella comprensione delle modalità di relazioni con l’altro.

La rabbia di Elena

Elena Cecchettin è la sorella di Giulia. Ha rilasciato interviste e scritto diversi commenti sui social. Afferma che ‘serve un’educazione sessuale e affettiva capillare, serve insegnare che l’amore non è possesso. Bisogna finanziare i centri antiviolenza e bisogna dare la possibilità di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno’.

Inoltre, ha espresso precisa volontà di volersi dedicare fattivamente alla realizzazione del cambiamento.

Le parole del papà di Giulia alle donne

Estremamente composto il dolore di Gino Cecchettin, papà di Giulia, che spesso ha espresso vicinanza al dolore dei familiari di Filippo Turetta.

Ha rilasciato dichiarazioni per sollecitare le donne a non sottovalutare i segnali e rispetto alla battaglia che diventa la sua di impegnarsi perché ciò che è accaduta a sua figlia non succeda ad altre ragazze e donne. Infatti, afferma: “Guardatevi bene nella vostra relazione, comunicate col papà, col fratello, con chiunque vi possa dare fiducia. Ma se avete anche solo il minimo dubbio che la relazione non sia quella che voi desiderate, comunicatelo”.

Quali sono i segnali?

Alcuni segnali della violenza di genere sono:

  • provare paura;
  • essere escluse dal compagno o marito dalle relazioni con amici e familiari;
  • le offese;
  • il controllo e il senso del possesso;
  • insistenza del compagno o marito di incontrare la ex;
  • la gelosia.

Sensibilizzare nelle scuole

Carlo Nordio, Ministro della Giustizia, dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, ha dichiarato che si sta preparando un opuscolo per scuole, per il mondo social e sui posti di lavoro sui comportamenti che rappresentano segnali che precedono i femminicidi. Inoltre, la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella ha affermato che è già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole a livello di prevenzione e formazione. Come pure è importante rafforzare l’opera di diffusione del numero antiviolenza 1522.

Rafforzare il Codice Rosso

Sabato 25 novembre 2023 ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne. Dopo la morte di Giulia, entro tale data, c’è l’intenzione da parte del mondo della politica di approvare il nuovo provvedimento che rafforza il Codice Rosso, cioè il disegno di legge varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso giugno e approvato all’unanimità dalla Camera a fine ottobre. L’intenzione è rafforzare il Codice Rosso attraverso nuove misure normative. Comprendono:

  • tenere lontani stalker e violenti dalle potenziali vittime, con ammonimento, braccialetto elettronico, distanza minima di avvicinamento e altri strumenti atti alla prevenzione;
  • rapidità nella valutazione del rischio, cioè tempi brevi da parte della magistratura di comprendere se sono necessarie misure preventive e cautelari verso chi è vittima di violenza.

Fondamentali naturalmente oltre l’applicazione delle leggi, sono la formazione e la cultura della parità.

https://www.periodicodaily.com/non-sei-sola-battipaglia-per-leliminazione-della-violenza-sulle-donne-25-novembre-2023/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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