Proseguono le elezioni in Congo dopo il caos logistico. Oltre a mettere a rischio la legittimità di qualsiasi futura amministrazione, in passato le controversie elettorali in Congo hanno anche innescato scontri violenti. Il voto dei congolesi è importante per l’Africa. Il Congo è infatti un paese in cui le risorse non mancano, ma non sono sfruttate in modo corretto.
Perseguono le elezioni in Congo
Proseguono le elezioni in Congo dopo che cinque candidati presidenziali dell’opposizione hanno chiesto la ripetizione delle elezioni generali, che si sono svolte il 20 dicembre e sono state afflitte da ritardi nelle votazioni. I cinque candidati hanno affermato che la decisione della Commissione elettorale di estendere lo scrutinio fino a giovedì per alcuni elettori “non è costituzionale”. Gli osservatori hanno riferito che le alle elezioni in Congo, definite dall’Economist “le più caotiche al mondo”, quasi un terzo dei seggi elettorali non sono stati aperti e circa il 45% delle macchine per il voto hanno avuto problemi tecnici.
Il Congo ha organizzato quattro elezioni simultanee – per scegliere un presidente, i legislatori nazionali e regionali e i consiglieri locali. Secondo quanto riferito, in alcuni casi, le urne non sono mai state aperte, lasciando le persone nell’impossibilità di votare. La giornata elettorale è stata afflitta da ritardi, accuse di frode e violenza da parte dell’opposizione. A rendere caotiche le elezioni attuali è prima di tutto l’alto livello della violenza, che riguarda sia i conflitti etnici sia l’attività di vari gruppi armati attivi nel paese, soprattutto nelle zone orientali.
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