In Argentina la Camera dei Deputati approva la riforma del lavoro proposta dal governo Milei. La riforma prevede importanti modifiche per quanto riguarda i contratti lavorativi.
Argentina: la Camera dei Deputati approva la riforma del lavoro
La Camera dei Deputati argentina ha approvato la riforma del lavoro proposta dal governo del presidente Javier Milei, nell’ambito di un ampio progetto noto come “legge omnibus”. Tra le riforme del lavoro più importanti ci sono modifiche significative al periodo di prova per i dipendenti, estendendolo da 3 a 8 mesi, durante il quale il lavoratore può essere licenziato senza diritto a un indennizzo. Vengono introdotte modifiche anche nella forma di pagamento dello stipendio, consentendo l’utilizzo del portafoglio virtuale, oltre ad adeguamenti alla normativa sindacale e all’indennità di licenziamento.
Un’altra caratteristica di rilievo della riforma è l’introduzione di un fondo di fine rapporto, che non è obbligatorio ma può essere concordato tra il lavoratore e il datore di lavoro, in sostituzione del tradizionale trattamento di fine rapporto. Questo fondo consisterebbe in un contributo mensile del datore di lavoro che accumulerebbe un saldo accessibile al lavoratore al termine del rapporto di lavoro. Inoltre, la riforma pone restrizioni al diritto di sciopero, limitando le attività che i lavoratori possono svolgere durante lo stesso, come assembramenti e blocchi, definendole “gravi infortuni sul lavoro”.
Leggi anche: Argentina: crescono le tensioni tra Milei e i governatori
