venerdì, Marzo 29, 2024

Zoom sotto inchiesta non rispetta la privacy

L’applicazione Zoom, durante il coronavirus è stata l’app più scaricata, come avevo scritto precedentemente, presentava dei grossi problemi di privacy per tutti gli utenti che la utilizzavano. E’ stato inevitabile, non si affatto attendere l’intervento del procuratore di New York, Letitia James, ha intimato ai proprietari dell’app di intervenire sulla falla presente nella web cam, dove i pirati informatici, potevano accedere e rubare i dati personali degli utenti, nei giorni precedenti anche l’Fbi aveva segnalato il problema dell’app Zoom.

Un episodio increscioso si è verificato durante una video conferenza dell’Università del Texsas, ad Austin organizzata dall’Herman Sweatt Center for Black Males, l’organizzazione universitaria che si occupa di supportare studenti afroamericani, improvvisamente durante la trasmissione video sono scattati insulti razzisti.

Il procuratore di New york ha deciso di vederci chiaro, verificare se l’applicazione rispetta le norme sulla privacy degli utenti, ma soprattutto la sensibilità di tutti i dati che passano sulla rete.

In America, Zoom è diventata l’app più scaricata sugli Iphone, in borsa le azioni della società sono raddoppiate, l’amministratore delegato è intervenuto domenica scorsa annunciando che Zoom ha aggiornato la sua policy sulla privacy dopo aver ricevuto una serie di denunce.

Oltre i video shock, che si presentavano davanti agli occhi degli utenti, negli ultimi giorni il sito Motherboard ha scoperto che il software dell’app Iphone di Zoom, ha inviato una grossa quantità di dati personali degli utenti a Facebook, tra questi anche dati dei bambini che hanno utilizzato l’applicazione, ora alcuni distretti scolastici hanno proibito l’utilizzo di Zoom da parte degli insegnanti.

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