Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si impegna a continuare i colloqui di pace con la Russia nonostante le atrocità commesse in Ucraina. Intanto, Mosca mobilita altri 60mila soldati.
Il presidente Zelensky si impegna a continuare i colloqui di pace?
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che si impegna a continuare i colloqui di pace con la Russia nonostante le atrocità che le forze russe hanno commesso in Ucraina. “È difficile, dopo tutto quello che è successo, sedersi al tavolo per discutere di pace con la Russia. Ma come presidente devo farlo. Ogni guerra deve finire”, ha detto Zelensky. Le parole del presidente ucraino giungono dopo che sono circolate le agghiaccianti foto che mostrano civili giustiziati a Bucha. Le immagini del massacro di civili a Bucha ha scioccato l’Occidente, che si dice pronto a ulteriori “incisive” sanzioni contro la Russia. Il presidente francese, Emmanuel Macron, si è detto favorevole a nuove sanzioni. “Ci sono indicazioni molto chiare di crimini di guerra a Bucha ed è più o meno stabilito che è stato l’esercito russo”, ha detto Macron.
Mosca nega i crimini
Secondo Kyiv, si è trattato di un “massacro deliberato”. Ma Mosca nega: “È tutto un complotto americano per incolpare la Russia”. Secondo il Cremlino, le foto sono fabbricate dagli USA per creare un complotto contro Mosca. L’ambasciatore russo negli USA, Anatoly Antonov, ha dichiarato all’agenzia stampa statale russa TASS che i rapporti sulla atrocità russe a Bucha sono “false accuse”. Antonov ha anche sostenuto che le forze ucraine hanno lanciato fuoco di artiglieria su Bucha dopo il ritiro delle forze russe. “Gli Stati Uniti ignorano deliberatamente il fatto che subito dopo il ritiro delle truppe russe, le forze armate ucraine hanno lanciato il fuoco dell’artiglieria sulla città di Bucha. Ciò avrebbe potuto causare vittime tra la popolazione civile”, ha detto l’ambasciatore. Antonov ha poi affermato che “è ovvio” che “il regime di Kyiv sta cercando di scaricare la colpa di tutti i suoi crimini sulla Russia” e che i rapporti sulle uccisioni di civili a Bucha sono “false accuse” che “sono già state completamente confutate dal Ministero della Difesa russo”.
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