L’antica scienza dello yoga può servire ad aiutare i ragazzi? Yoga e scuola possono effettivamente apportare dei benefici, dato che i ragazzi passano a scuola la metà della loro giornata.
Non dovrebbe essere cosi, eppure pare che il binomio Yoga e scuola non sia valido e nè accettabile: soprattutto laddove la presenza di una determinata religione può influenzare il parere di dirigenti e docenti.
È esattamente quello che è successo in Ohio, dove 105 pastori hanno fatto in modo che le lezioni di yoga non potessero essere insegnate nelle scuole pubbliche locali .
I sacerdoti considerano lo yoga una religione, o almeno un’attività con una dimensione spirituale incompatibile con il cristianesimo.
La risposta dei 105 pastori ai distretti scolastici
“L’approvazione dello yoga è una violazione della clausola istitutiva del Primo Emendamento, che proibisce al governo di scegliere vincitori e vinti religiosi e di far valere la propria scelta.
Senza dubbio, la religione orientale è una pratica in conflitto con la stragrande maggioranza di coloro che vivono nella nostra regione, sia che si tratti di tradizioni giudaico-cristiane o meno.”
Il sovrintendente del distretto scolastico locale di Lexington Mike Ziegelhofer ha spiegato che:
“prenderà provvedimenti per garantire il rispetto della legge e che qualsiasi forma di trascendenza, la meditazione e la promozione, l’approvazione o la pratica di qualsiasi credo religioso non sono consentite”
“Come distretto scolastico pubblico, siamo consapevoli della clausola istitutiva del primo emendamento e del divieto di istruzione religiosa“.
I pastori hanno ragione nel ritenere che lo yoga abbia una dimensione religiosa? Oppure è più probabile che la valenza della Yoga vada oltre il limite riguardante la religiosità?
Secondo alcuni studiosi la pratica dello yoga a scuola migliora:
- la forma fisica
- la concentrazione
- la memoria
- l’autostima
- la consapevolezza di sé e delle proprie emozioni
- l’equilibrio psicofisico
- maggiore maturità comportamentale ed emozionale
- la resilienza
- l’empatia
- la collaborazione tra coetanei
- migliore gestione dello stress
Lo stress può avere serie conseguenze sulla salute, creando condizioni croniche, tanto più gravi in quanto il giovane interiorizza lo stress, spesso celando il suo disagio ai genitori.
È altamente raccomandato in questa ricerca che la società investa risorse umane ed economiche introducendo lo yoga a scuola fin dalla più tenera età al fine di creare una società migliore.
Lo Yoga nelle scuole italiane
Già dal 1998, il MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca N.D.R.) ha firmato un primo protocollo d’intesa, rinnovato nel novembre 2015, in cui il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce “l’importanza e i benefici dello yoga come metodo di sviluppo armonico dell’intera personalità e delle potenzialità del bambino e soprattutto ne incoraggia l’insegnamento nelle scuole pubbliche.”
In realtà come ogni cosa italiana, sulla carta si riconosce qualcosa, ma in concreto si fa poco per rendere attuabile ed obbligatoria la lezione di yoga a scuola.
Non ci sono fondi per l’indispensabile, i ragazzi devono addirittura portare la propria carta igienica e le famiglie devono farsi carico del costo della mensa scolastica; la scuola non ha fondi da stanziare per assumere gli insegnanti di yoga qualificati.
Lo Yoga a scuola all’estero: due casi concreti
Ma cosa succede negli altri paesi europei e nel resto del mondo visto che lo yoga si è diffuso così rapidamente a livello planetario? Voglio qui citare due esempi di eccellenza nell’insegnamento dello yoga nelle scuole pubbliche
Voliamo al di là dell’oceano, in America, in una scuola del Wisconsin, nell’ambito del progetto “Benessere e Salute dello studente” dove la parola Yoga e scuola si uniscono.
In qualsiasi momento l’insegnante può decidere di interrompere il normale svolgimento della lezione a scuola per uno Yoga Break. I ragazzi fanno yoga sulla sedia o in piedi accanto al banco o seduti a terra, imparano la respirazione, si stirano, eseguono le posizioni di yoga, e per ultimo un breve yoga nidra appoggiati con la testa sul banco.
Alla fine si è pronti e freschi per continuare lo studio molto più concentrati.
Il secondo esempio non può non suscitare in noi una forte ammirazione di fronte all’eccellenza del St. James College di Londra, i cui allievi, inglesi doc, già dalla tenerissima età di 4 anni recitano a memoria, cantando e mimando con i gesti del corpo millenari versetti in sanscrito estratti dalle Upanishad e dalla Bhagavagita e antichissimi mantra vedici.
La motivazione per questa scelta formativa?
Il sanscrito è la madre di tutte le lingue indoeuropee, ricca di pensieri ed idee e di profondi valori umani è considerato una lingua sacra e la sua recitazione produce in chi lo pronuncia un senso di pace e di armonia.
Inoltre il significato dei mantra è pieno di concetti altamente filosofici e spirituali, che il bambino interiorizza, e che porterà dentro di sé come un prezioso bagaglio per tutta la vita.
Pressioni ad eccellere e competere nelle loro performances scolastiche da parte di scuola e famiglia possono creare forti stress nei giovani.
“La maggior parte delle persone vogliono che i loro figli abbiano certi vantaggi basilari, prosperità, un buon lavoro. Esse sono centrate in valori materialistici e non spirituali. Siccome i genitori vogliono vantaggi materiali per i propri figli, il sistema educativo moderno si sviluppa in maniera primaria con in mente questi obiettivi. Poca attenzione è posta ad aiutare gli studenti a diventare esseri umani di successo, ove successo significa molto più di denaro e potere.”
Che educazione vogliamo per i nostri figli?
“Educare non è ammassare informazioni e il suo fine non è la ricerca di una carriera, è un mezzo per sviluppare una personalità pienamente integrata per permettere all’individuo di realizzare gli ideali di vita che si prefigge.
Educazione è tirar fuori da dentro di ognuno di noi le più alte e sublimi qualità, è un allenamento all’arte di vivere”
Prendiamo spunto da questa citazione per fermarci a riflettere sul significato della parola educazione.
Nell’etimologia della parola educare, dal latino ex ducere tirar fuori, liberare, c’è un concetto che ritroviamo anche a scuola e nella pratica dello yoga: dentro di noi alla nascita c’è tutto, siamo perfetti, in noi c’è tutta la conoscenza e la saggezza universale, la nostra natura è divina, dobbiamo solo riscoprirla.
Fu così che nell’antica India seduti in ascolto meditativo, si sviluppò intuizione e ascolto profondo, riuscendo a captare le leggi segrete dell’universo; rivelate al mondo sotto forma di scienza, astronomia, filosofia, medicina, musica, letteratura.
Che tipo di educazione scolastica vogliamo per i nostri bambini? E che tipo di educazione scolastica propone la nostra società?
Perché non insegnare al bambino a scoprire ed esplorare più liberamente il mondo attorno a sé, aiutarlo a sviluppare i suoi enormi talenti e la sua creatività, sostenerlo per rafforzare la fiducia in sé stesso, la sua indipendenza e originalità?
Intanto si parla di Yoga non solo per i ragazzi ma anche e soprattutto tra gli adulti: ecco un articolo che parla del boom di yoga e pilates nel lockdown.
