sabato, Aprile 20, 2024

Yemen: scontri a Hodeidah, 149 morti in 24 ore

Nell’arco delle ultime ore in Yemen si è vista un’escalation nella violenza degli scontri che da anni insanguinano la nazione e perpetuano drammaticamente la Guerra Civile. 149 persone hanno perso la vita nella violentissima battaglia che sta avendo luogo nella città portuale di Hodeidah, sulla costa occidentale del paese. 110 i miliziani Houthi caduti a fronte dei 32 lealisti uccisi. 7 poi i civili rimasti uccisi nel caos della battaglia.

Nel porto di Hodeidah, snodo fondamentale per le comunicazioni, specialmente quelle marittime, si giocano diverse partite: togliere Hodeidah agli insorti Houthi che ad oggi la occupano significherebbe per i lealisti fedeli al Presidente Hadi (Successore del defunto Rais Saleh) riconquistare al potere filo-saudita la quarta città del paese oltre che un importantissimo sbocco sul Mar Rosso.

Sarebbe un fondamentale successo simbolico e di propaganda per i filo-sauditi in forza del quale potrebbero compensare la drammatica perdita della città di Aden, occupata dal Consiglio di Transizione del Sud, e cominciare a lavorare per recuperarla. I ribelli Houthi hanno puntato moltissimo sull’eroica difesa della città portuale da parte dei loro miliziani dalle forze “imperialiste e mercenarie” al soldo dell’Arabia Saudita, degli Emirati del Golfo Persico e, a loro dire, dell’internazionale sionista.

Agli inizi di novembre la coalizione lealista a guida saudita aveva dispiegato 10.000 effettivi in qualità di rinforzo nei pressi della città di Hodeidah seguendo una strategia propedeutica a una futura massiccia offensiva sull’area urbana. Contestualmente al movimento di truppe di terra da parte delle forze saudite, concentrate principalmente nella cattura dell’Ospedale 22 Maggio, sulla città costiera si sono abbattuti centinaia di raid aerei volti a indebolire la difesa ribelle.

Dopo una vittoria delle truppe Houthi era stata resa nota la presenza di soldati sudanesi inviati dal regime di Omar Al-Bashir a sostegno del regime di Hadi e degli interessi della Casa dei Saud in Yemen. Dall’1 novembre sono caduti, secondo fonti mediche, 368 miliziani Houthi e 94 combattenti lealisti e della Coalizione.

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