Il World Trade Center e Ground Zero: due simboli di New York tristemente noti per quel tragico 11 Settembre di 18 anni fa.
Una volta c’erano le Torri Gemelle, adesso troviamo due buchi e fontane d’acqua. Attorno ai bordi troviamo le incisioni dei nomi di tutte le vittime dell’attentato terroristico al World Trade Center l’11 settembre 2001.
Ground Zero
E’ questo il nome del punto della superficie terrestre più vicino all’esplosione atomica. Il termine fu coniato nella seconda guerra mondiale, poi l’uso si è esteso ed è stato utilizzato per indicare luogo di detonazione di una qualsiasi bomba o l’epicentro di un terremoto. Ground Zero è stato ed è quella zona a sud-est di Manhattan dove sorgevano le Torri Gemelle. Alle 10 di mattina dell’11 settembre 2001 il World Trade Center è stato distrutto in un’ora e mezza da un attentato terroristico mai avvenuto prima in America. Due aerei di linea, hanno fatto esplodere e crollare le due Torri Gemelle.
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Com’era il World Trade Center?
Il World Trade Center era un complesso di sette edifici nel Lower Manhattan. E’ stato costruito su progetto dell’architetto Minoru Yamasaki e dall’ingegnere Leslie Robertson e sviluppato dall’Autorità Portuale di New York e New Jersey. Il World Trade Center era tante cose diverse. Era il centro degli affari commerciali e finanziari di Wall Street, il cuore del potere economico degli Stati Uniti, il simbolo del capitalismo americano e del suo predominio.
Le Torri Gemelle
Le Torri Gemelle risaltavano nella skyline dell’isola ed erano i due edifici più alti. Inaugurate il 4 aprile 1973, avevano 110 piani ciascuna e superavano i 410 metri di altezza. Le Torri hanno una lunga storia di tragedie. La torre Nord era già stata danneggiata da un incendio nel 1975. Entrambe furono coinvolte nell’esplosione di una bomba durante un attentato nel 1993, che fece sei vittime e quasi un migliaio di feriti.
L’11 Settembre
Quello che si sono trovati di fronte agli occhi gli abitanti di New York la mattina dell’11 Settembre non si può spiegare. Panico, confusione e tentativi di evacuazione. Migliaia di persone assistono, ma non possono fare nulla per aiutare. In diretta televisiva milioni di persone osservano incredule il crollo delle due torri a 15 minuti di distanza l’una dall’altra. Le vittime di questo disastro sono quasi tremila, tra cittadini e soccorritori.
Il progetto di ricostruzione
Il progetto di ricostruzione di tutto il complesso è stato ideato dall’architetto polacco-americano Daniel Libeskind. L’israeliano Michael Arad e l’americano Peter Walker hanno ideato il giardino con le due vasche d’acqua, il “Reflecting Absence”, per cui hanno vinto la competizione nel 2006.
Le due grandi fontane quadrate di granito, scavate fino a una profondità di quattro metri, si situano in corrispondenza del luogo in cui sorgevano le Torri gemelle. L’acqua scorre lungo le quattro pareti inclinate verso una grande vasca interna. Al centro presenta un’apertura a sua volta quadrata. Lungo il perimetro delle fontane troviamo incisi nel bronzo i nomi delle vittime e l’atmosfera che si respira è molto triste. Attorno c’è la Memorial Plaza, uno spazio lastricato di granito con centinaia di querce bianche.
I lavori di sgombero di Ground Zero terminano nel maggio del 2002. Dal 2006 è iniziata la ricostruzione su progetto iniziale di Liberskind e dei due architetti che hanno realizzato il “Reflecting Absence”.
Il Museo
Dopo anni di cantiere il 9/11 Memorial è stato aperto, in occasione della commemorazione per il decennale dall’attentato nel 2011. A maggio 2014, invece, Barack Obama ha inaugurato il Museo dentro la Memorial Plaza, con all’interno i nomi e le fotografie delle persone che hanno perso la vita o erano disperse.