Wayward Pines: non entrate in quella cittadina

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WAYWARD PINES è stata una serie televisiva statunitense prodotta nel biennio 2015-2016, composta da due stagioni e 20 episodi complessivi. Sia negli USA che in Italia è stata trasmessa dalla rete Fox.

Creata da Chad Hodge e basata sull’omonima trilogia di romanzi scritti da Blake Crouch, la serie trae ispirazione dal cult degli anni ’90 I segreti di Twin Peaks di David Lynch. Lo show in questione è un serial mistery/fantascienza a tinte thriller e con una buona dose di elementi soprannaturali. Co-produttore esecutivo della serie, nonché regista del primo episodio, è il noto regista M. Night Shyamalan.

Originariamente venne ideata e presentata come una miniserie evento unica in quanto a stagioni, ma dato il discreto successo che ottennero i primi dieci episodi, la produzione decise di produrre un secondo ciclo di episodi, che non ebbe però lo stesso riscontro del primo. Per questa ragione Wayward Pines venne cancellata definitivamente dopo la seconda stagione. Seppur con molti elementi in comune tra la prima e seconda stagione, le due annate seguono percorsi indipendenti (così come lo sono anche i protagonisti).

L’autore della trilogia di romanzi (Blake Crouch) dai quali è tratta la serie si ispirò senza paura di ammetterlo al leggendario Twin Peaks di David Lynch (serie cult del 1990); motivo per cui WP stessa fu pubblicizzata come una moderna Twin Peaks, con la quale però ha veramente poco di cui spartire, ovvero solo: il famoso cartello di ingresso cittadino (praticamente uguale) e l’ambientazione, una piccola e stranissima località, in cui avvengono fatti bizzarri. Da lì in poi i punti in comune svaniscono, e sinceramente una comparazione tra le due serie sarebbe impietosa, il cult del 1990 è fatto di tutt’altra pasta.

La storia è ambientata nella fittizia cittadina del titolo, sinistra ed enigmatica, nella quale i personaggi vi ci vengono catapultati senza saperlo, risvegliandosi dunque in un posto sconosciuto senza sapere il perché, e si vedono affibbiati una nuova vita, senza avere risposte su che fine abbia fatto quella precedente, quella vera. Wayword Pines è recintata, nessuno la può lasciare, fatto inquietante, ma ancora più inquietante è chi/cosa vive al di fuori delle recinzioni… Insomma i punti interrogativi sono tanti e lo spettatore è ben invogliato a saperne di più!

Il serial alla prima stagione convince, crea suspence, invoglia a guardarlo, i misteri sono celati bene e svelati al momento giusto, le recitazioni convincono, per la critica è ok. La seconda stagione invece è quasi una copia, non offre molto di nuovo, sembra di assistere a qualcosa di già visto, anche se le intenzioni per migliorarsi ancora c’erano, però non è bastato, e alla serie è stata posta la parola fine.

Il cast è d’eccezione, composto quasi esclusivamente da attori provenienti dal cinema o comunque ben rodati in televisione: Matt Dillon (nei panni del protagonista della prima stagione), Carla Cugino, Toby Jones, Juliette Lewis, Melissa Leo, Terrence Howard, Jason Patric (protagonista del secondo ciclo di episodi), Hope Davis e Djimon Hounsou. Insomma tutti professionisti di un certo spessore che si sono voluti cimentare in questo ambizioso progetto seriale. La serie vale e, per quanto probabilmente non diverrà mai un cult, merita sicuramente di essere vista.