giovedì, Aprile 18, 2024

Watergate di Trump: i Dem chiedono un’inchiesta dell’FBI

Dopo la telefonata trapelata che mostra il presidente Trump supplicare il Segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger di ribaltare le elezioni nel suo Stato, i democratici chiedono al direttore dell’FBI di aprire un’indagine criminale sul Presidente. Intanto il procuratore della Georgia afferma di non escludere la possibilità di aprire un’indagine su Trump. Ecco il Watergate di Trump che mette in imbarazzo i repubblicani.

Watergate di Trump: cos’è successo?

Il Washington Post ha pubblicato una telefonata tra il presidente Trump e il Segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger. Nell’audio si sente il Presidente Trump che chiede a Raffensperger di trovare 11.780 voti per poter ribaltare l’esito delle elezioni nello Stato della Georgia. Il Post svela il Watergate di Donald Trump. Ora la “straordinaria” telefonata con il Segretario della Georgia sta mettendo in agitazione Washington e i repubblicani in imbarazzo. Mentre i democratici chiedono un’indagine penale sul Presidente.

I rappresentati democratici Ted Lieu e Kathleen Rice hanno scritto una lettera al direttore dell’FBI chiedendogli di aprire un’indagine criminale contro il presidente Trump. Hanno scritto: “In qualità di membri del Congresso ed ex pubblici ministeri, riteniamo che Donald Trump si sia impegnato nella sollecitazione o nella cospirazione per commettere una serie di crimini elettorali. Le chiediamo di aprire un’indagine penale immediata sul presidente”. David Worley, l’unico democratico nel Consiglio elettorale della Georgia, ha affermato: “E’ un crimine sollecitare la frode elettorale e chiedere al Segretario di cambiare i voti. Tutto ciò è una definizione di frode elettorale”.

Il procuratore della Georgia non esclude di aprire un’indagine

Intanto anche il procuratore distrettuale della Georgia, Fani Willis, ha affermato la sua intenzione di aprire un’indagine sulla telefonata di Trump. Ha detto di aver trovato inquietante la telefonata del Presidente. Willis ha dichiarato: “Applicherò la legge senza timori o favori. Chiunque commette una violazione criminale della legge della Georgia nella mia giurisdizione sarà ritenuto responsabile. Una volta completata l’indagine, questa questione, come tutte le questioni, sarà gestita dal nostro ufficio sulla base dei fatti e della legge”.

Il Watergate di Trump danneggerà i repubblicani?

La telefonata di Trump potrebbe danneggiare i repubblicani che ora si trovano in difficoltà se continuare o meno la loro battaglia al Congresso per contestare i risultati dei voti del Collegio Elettorale in vari Stati chiave. Ma Trump prosegue per la sua strada, e durante un comizio in Georgia per sostenere i senatori che oggi dovranno affrontare il ballottaggio si concentra su se stesso invece che sui due candidati Senatori. Trump invoca l’aiuto di Pence e minaccia di non voler lasciare la Casa Bianca. Ha dichiarato: “Non possiamo permettere che i democratici rubino anche il Senato, dopo i tentativi di rubare la Casa Bianca. I democratici non prenderanno questa Casa Bianca, ci batteremo”.

Trump First

In attesa dell’esito dei ballottaggi in Georgia e del conteggio dei voti elettorali al Congresso, speriamo che i repubblicani capiscano il problema che Trump rappresenta per la democrazia. Trump ha dimostrato di voler ricorrere ad ogni mezzo pur di restare al potere. Ha mostrato che il suo America First è in realtà Trump First. Mi viene in mente una sola domanda da fare ai repubblicani che difendono Trump: cosa avreste fatto se Obama o Clinton avessero fatto questa telefonata? Il Watergate di Trump è appena iniziato.


Leggi anche: Trump alla Georgia: ricalcolare il risultato delle elezioni

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