giovedì, Aprile 25, 2024

Violazioni israeliane nei territori occupati della Palestina

Il rapporto del Dipartimento per gli affari palestinesi descrive in dettaglio le diffuse violazioni israeliane nei territori occupati della Palestina. Sono tre le persone uccise e 64 quelle ferite nei territori palestinesi occupati in agosto. La maggior parte delle quali nella Striscia di Gaza, a causa delle continue violazioni israeliane, ha detto il Dipartimento degli Affari palestinesi.

Le forze di occupazione hanno anche arrestato 381 palestinesi, sempre in agosto, stando a quando riporta il rapporto mensile del dipartimento sulle violazioni delle forze di occupazione contro la terra palestinese, la sua gente e i luoghi santi.

Il rapporto rivela anche un totale di 319 incursioni israeliane nel mese di agosto: 316 in Cisgiordania e tre nella Striscia di Gaza, 33 incursioni a Gerusalemme, 54 a Ramallah, 34 a Jenin, 10 a Toubas, 24 a Tulkarem, 16 a Qalqilya, 38 a Nablus, 17 a Salfit, otto a Gerico, 30 a Betlemme, 52 a Hebron, una a nord di Gaza, una a Khan Younis e una a Rafah.


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Violazioni sistematiche delle forze israeliane dei luoghi sacri

Le forze israeliane hanno anche compiuto violazioni sistematiche contro i luoghi sacri islamici e cristiani nei territori palestinesi occupati. I luoghi sacri islamici in Cisgiordania sono stati testimoni di 22 attacchi da parte dell’esercito di occupazione e dei coloni. Compresi gli assalti alla moschea di Al Aqsa, in particolare i rituali ebraici e gli attacchi alle guardie della moschea.

Un totale di 2.032 coloni hanno preso parte a questi assalti, si legge dal rapporto, che rivela anche che le violazioni segnalate includevano la chiusura di una moschea a Beit Sahour, e l’impedimento ai cittadini di recitare preghiere all’interno della moschea.

Le autorità israeliane hanno anche continuato la loro politica razzista contro i palestinesi, confiscando le loro terre. In agosto si sono registrate 40 demolizioni illegali in Cisgiordania e a Gerusalemme, oltre alle demolizioni di strutture da parte degli stessi proprietari palestinesi per evitare di pagare pesanti multe.


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Nuovi insediamenti nella parte orientale di Gerusalemme

Il rapporto mostra che le autorità israeliane hanno approvato una serie di progetti di insediamento volti a stabilire la presenza dei coloni in diverse città. In primo luogo a Gerusalemme, dove la municipalità di occupazione approva un piano per stabilire un ulteriore insediamento, consegnando 90 terreni nella parte orientale del villaggio di Issawiya.

Le autorità di occupazione hanno approvato i progetti per la costruzione di una strada di insediamento che collega la Zona Industriale di Benjamin con la Zona Industriale di Aterot, a nord di Gerusalemme. Continua attraverso un tunnel di 600 metri sotto il checkpoint militare di Qalandia, insieme alla costruzione di un’altra strada che va dall’insediamento di Adam. La strada prosegue fino al checkpoint militare di Hazma a nord-est di Gerusalemme, e la circonvallazione di Al Walaja a sud di Gerusalemme per collegare il blocco di insediamento di Gush Etzion con Gerusalemme.

Una mossa volta ad espandere l’insediamento di Har Homa attraverso la costruzione di 560 nuove unità di coloni, secondo il rapporto.

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