Fino a qualche settimana fa ne seguivamo la preoccupante escalation da lontano, ma ormai da qualche giorno il coronavirus è arrivato anche in Italia. Tra le varie conseguenze derivanti da questa temuta malattia, ci sono anche quelle relative ai viaggi nazionali ed esteri per gli italiani. Anche in questo comparto la situazione sta cambiando rapidamente e, a seconda degli aggiornamenti giornalieri, le regole e le raccomandazioni possono mutare.
Le regole introdotte all’estero
In questa fase, ci sono già alcuni Paesi che hanno attuato una serie di restrizioni relative agli spostamenti compiuti da chi risiede in Italia. Ad esempio, la Romania ha stabilito che chi arriva dalla zona lombardo-veneta debba essere sottoposto a quarantena, mentre la Francia prevede l’autoisolamento per coloro che valicano i confini transalpini e che vengono dalla stessa area. Ha fatto molto discutere la decisione dell’Austria di bloccare per diverse ore dei treni lungo il Brennero. Il Regno Unito, invece, ha raccomandato un periodo di quarantena per tutti coloro che vengono dall’Italia settentrionale. Ovviamente, quando ci sono situazioni d’incertezza come quelle dovute ad una serie di contagi oppure a eventuali epidemie, anche gli spostamenti da una città e da una regione all’altra diventano più difficili. In queste ore Angelo Borrelli ha provveduto a rassicurare la popolazione, affermando che si può continuare a viaggiare e ad utilizzare i treni, poiché le restrizioni sono state varate solo per le aree in cui sono stati identificati i rispettivi focolai.
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Coronavirus: come comportarsi coi viaggi nazionali e internazionali?
Approfondendo la situazione relativa ai viaggi nazionali ed esteri per gli italiani, è bene partire dagli spostamenti lungo la nostra penisola. In questo momento, tra i nostri connazionali, gli unici soggetti a limitazioni sono i residenti delle aree-focolaio. Dunque, i cittadini di circa dieci comuni in provincia di Lodi che quelli di Vo’ Euganeo non possono abbandonare le rispettive città, mentre hanno piena facoltà di muoversi all’interno della cosiddetta zona rossa. Si tratta di una misura adottata per provare a contenere la diffusione del contagio da Covid-19. I treni, i voli nazionali e i pullman di linea che tutti i giorni attraversano le strade del Paese da Nord a Sud stanno continuando a circolare e possono essere tranquillamente utilizzati dagli italiani che non vivono nelle zone rosse. In alcuni casi, non è da escludere che possa esserci qualche disagio o ritardo dovuto ai controlli all’interno dei treni, com’è accaduto soprattutto lunedì 24 febbraio.
Come si sono organizzate Trenitalia e Italo per i viaggi nazionali?
Trenitalia e Italo stanno provvedendo a correre ai ripari, mettendo a disposizione della clientela dispenser con gel disinfettante per le mani. Il personale, invece, è obbligato a indossare le apposite mascherine protettive. L’azienda di autobus Simet ha comunicato che si sta intervenendo per disinfettare con maggiore frequenza i mezzi di trasporto, e al contempo i passeggeri possono usufruire di mascherine con filtro e di guanti monouso che naturalmente sono costantemente in dotazione ai dipendenti. Ci sono però alcuni italiani che hanno preferito rinunciare o procrastinare i loro viaggi nazionali. In questo caso, Trenitalia e Italo hanno stabilito che per i biglietti acquistati fino al 23 febbraio 2020 si potrà richiedere il rimborso integrale. In particolare, Trenitalia renderà alla clientela un bonus elettronico dello stesso valore del tagliando comprato, che può essere utilizzato entro un anno dalla data di emissione. All’estero, prima di organizzare un viaggio, è bene informarsi su quanto statuito eventualmente dal Paese nel quale ci si vuole recare.
Le novità per viaggiare in sicurezza
La Gran Bretagna, ad esempio, ha consigliato ai cittadini britannici rientranti dall’Italia di porsi in quarantena volontaria. La stessa raccomandazione è stata fatta ai turisti italiani provenienti dall’Italia settentrionale, anche se costoro sono stati invitati a non partire per il Regno Unito. Piuttosto drastica la decisione presa dal Kuwait. Qui sono stati annullati tutti i voli da e per l’Italia, la Corea del Sud e la Thailandia. Inoltre, è stata bloccata la concessione dei visti e tutti i visitatori provenienti dai tre suddetti Paesi non potranno assolutamente accedere in Kuwait. Meno rigorose le regole del Sudafrica, dove i turisti italiani verranno sottoposti ad approfondite visite mediche. La Croazia ha varato una procedura specifica per gli italiani che arrivano da Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto: chi ha sintomi influenzali va ricoverato in isolamento in ospedale, mentre chi non ne accusa deve seguire dei controlli obbligatori per circa due settimane. Infine, le associazioni dei consumatori ricordano che gli italiani che cancelleranno i viaggi all’estero in Paesi dove non sono in vigore dei divieti specifici, difficilmente potranno ottenere dei rimborsi. All’opposto, tutti quelli che non potranno partire per motivi legati chiaramente a limitazioni da coronavirus, avranno tutto il diritto di richiedere la restituzione del costo del biglietto.