Maurizio Zangari, dopo aver atteso che la ex moglie Fiorilena Ronco uscisse dal lavoro intorno alle 13.15, inizia un inseguimento con l’auto e la sperona. La donna, impaurita, scende dall’auto e tenta di fuggire a piedi, ma l’uomo la raggiunge e le sferza una serie di coltellate alla gola, al polmone e all’addome davanti ad alcuni testimoni oculari. Zangari poi cerca di darsi alla fuga imboccando via Tavallini, ma viene immediatamente catturato dalle Forze dell’Ordine. La donna è ricoverata con gravi ferite e dovrà essere operata.
La vittima si era da qualche tempo separata dal marito ed era tornata a vivere dalla madre a Borgo Vercelli. Zangari, secondo quanto scrive LaStampa, era già stato diffidato per aver maltrattato la donna con la quale aveva avuto due figli. Già nel dicembre scorso la signora Ronco si era presentata al pronto soccorso con lividi e piccole ferite, ma considerando la prognosi inferiore ai 21 giorni non era scattata la denuncia d’ufficio, e lei stessa aveva rinunciato a denunciare l’ex.
Dopo la separazione però era stata messa in atto un’ordinanza restrittiva per proteggere i figli. Motivo per il quale, probabilmente, l’uomo aveva spesso scritto frasi anti femministe su Facebook, fino ad arrivare a “Donne di m… vi ricordo una cosa sola… toglietemi mio figlio e vi sfracello non toccate il mio sangue” postata poche ore prima dell’aggressione.