martedì, Settembre 10, 2024

Valle d’Itria: valle di trulli, masserie e borghi bianchi

Valle d’Itria è un posto colorato, forse il più colorato d’Italia. Troviamo il marrone delle immense masserie rurali, il bianco dei borghi storici, il verde degli ulivi secolari e l’azzurro del mare. Tutti vorremmo catapultarci in questo luogo di ordinaria magia.

Valle d’Itria: quali sono i borghi più belli?

Come non cominciare da lui: Alberobello. Conosciuta come la città dei trulli, qui si contano circa 1500 coni disseminati sulla collina un tempo chiamata Silva Arboris Belli. Oggi ad Alberobello si trova, dunque, un’incredibile concentrazione di trulli, riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1996. Oggi uno dei trulli più grandi di Alberobello, affacciato nella piazza Sacramento, è alto 14 metri. Tantissimi trulli, inoltre, sono diventati con il tempo boutique hotel e alberghi diffusi.

La cittadina di Locorotondo

In cima a una collina che domina la Valle d’Itria, sorge un tranquillo borgo dalle tipiche case basse imbiancate a calce. Locorotondo ci stupirà per la sua forma circolare e le stradine disposte in modo concentrico che spiegano l’origine del nome. Annoverato tra i borghi più belli d’Italia, Locorotondo compone il gruppo delle città bianche della Puglia, insieme a Ostuni, Cisternino e Martina Franca tra le altre. Le sue origini sono oscure, secondo alcuni potrebbe risalire alla fine del XII secolo. Il centro storico di Locorotondo è un dedalo di stradine bianche dove si nascondono antiche chiese, palazzi barocchi e botteghe artigiane.

Valle d’Itria: il borgo di Cisternino 

Come Locorotondo anche Cisternino vanta la fama di borgo tra i più belli d’Italia. Situato sull’ultimo lembo della Murgia sud-orientale pugliese, Cisternino si affaccia a sud-ovest sulla Valle d’Itria tempestata di trulli. Oggi Cisternino è un ottimo esempio di “architettura spontanea”, dove l’osmosi tra spazi interni ed esterni, case, vicoli e cortili è dettata dai rapporti umani, dal senso della condivisione e del vicinato. Bellissimo è il Palazzo Vescovile del 1560, con facciata tardo-rinascimentale su cui si notano gli stemmi del vescovo-barone. A 3 km dal borgo si trova la chiesetta romanica della Madonna d’Ibernia, sorta intorno al 1100 nel periodo della formazione del casale di Cisternino, che conserva i resti di un preesistente cenobio basiliano.

Ceglie Messapica

Ceglie Messapica invece sorge nella parte meridionale dell’altopiano delle Murge tra la Valle d’Itria e il Salento in una zona collinare chiamata soglia messapica. È uno dei borghi più antichi della Puglia. Ceglie era una delle città della Dodecapoli messapica ed era nota con il nome di Kailìa. Originariamente costitutiva il centro difensivo più importante dei Messapi in guerra con i coloni spartani che, dopo aver fondato Taranto, ambivano a conquistare tutta la Magna Grecia. Della civiltà messapica oggi rimangono numerosi resti archeologici: il sistema difensivo che comprende specchie, fortini, mura e muraglioni chiamati paretoni, oltre a necropoli, iscrizioni, monete e vasi. Fantastico è l’antico borgo che si sviluppa ai piedi del Castello Ducale, risalente circa al 1100. Da non perdere il Maac, Museo Archeologico e dell’arte contemporanea.


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