USA: sanzioni colpiscono programma spaziale del Iran

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missile iraniano

L’amministrazione americana due giorni fa ha introdotto nuove sanzioni contro l’Iran, che hanno colpito i programmi della sua agenzia spaziale civile e anche, secondo alcune informazioni, due organizzazioni specializzate nella ricerca.

A quanto sembra, secondo le accuse mosse dagli Stati Uniti, l’agenzia e le due organizzazioni, non sono altro che una copertura del governo iraniano, per mascherare il suo programma missilistico balistico. Ovviamente, le accuse americane sono state rispedite al mittente, poichè considerate prive di qualsiasi fondamento.

Washington, dal canto suo, non intende fare passi indietro, anzi il segretario di Stato Mike Pompeo ha ribadito che: ” gli Stati Uniti non lasceranno usare all’Iran il programma spaziale come copertura per lo sviluppo di quelli missilistici balistici”.

Intanto il ministero del tesoro americano avrebbe già varato delle sanzioni nei confronti dell’agenzia spaziale iraniana e il centro di ricerca spaziale e l’Istituto di ricerche astronomiche.

Secondo le informazioni in possesso del segretario di Stato Pompeo, il 29 agosto, il missile esploso nel imam khomeini space center, era un esperimento per restare l’affidabilità del centro come probabile punto di lancio.

Proprio questo tentativo ha messo in allarme gli Usa e il segretario di Stato ha sottolineato l’urgenza della minaccia”.

L’amministrazione americana ha messo in evidenza, inoltre, che la copertura iraniana per i suoi esperimenti, è la medesima utilizzata da Pyongyang per il lancio di missili balistici intercontinentali.

Il dipartimento di stato americano ha, inoltre, dichiarato che lo sviluppo dei missili balistici sarebbe avvenuto in collaborazione con la Shahid Hemmat Industrial Group, società iraniana finita nel mirino delle sanzioni statunitensi.

Il presidente americano Donald Trump nel suo account twitter ha postato una foto che ritrae il punto da cui sarebbe partito il missile di fine agosto. Il tycoon ha aggiunto che quanto ha mostrato sul suo profilo twitter, dovrebbe bastare a far capire alla comunità scientifica internazionale, cheil regime iraniano prosegue il suo programma missilistico, per scopi tutt’altro che pacifici.

In fondo al tunnel, tuttavia, si intravede uno spiraglio, poichè un alto funzionario iraniano ha annunciato che il governo iraniano avrebbe acconsentito al piano del presidente francese Macron, in base al quale, l’Iran s’impegna a rispettare l’accordo siglato nel 2015 e in cambio sarà corrisposta alla repubblica islamica la cifra di quindici miliardi di dollari, cifra che equivale a quattro mesi di mancati introiti derivanti dalla vendita del suo greggio. Washington sembra però non voler avallare quest’idea e anzi essa ribadisce che qualsiaisi compagnia o governo straniero coopererà con le agenzie spaziali iraniane, sarà oggetto di sanzioni da parte dell’amministrazione americana.