Nuovo incontro USA-Marocco. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha espresso il sostegno di Washington al piano del Marocco sul Sahara occidentale. Il nuovo sostegno americano giunge mentre crescono le tensioni tra Marocco e Algeria.
USA-Marocco: cos’è successo?
Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha espresso il sostegno di Washington al piano del Marocco sul Sahara occidentale. Dando il benvenuto al ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita, Blinken ha elogiato il Marocco per essere diventato l’anno scorso uno dei tre Stati arabi a stringere relazioni con Israele. Blinken ha affermato che gli USA considerano il piano di autonomia di Rabat una “soluzione credibile e seria” per porre fine al conflitto nella regione sahariana. Blinken ha discusso con il ministro degli Esteri marocchino anche di cooperazione tra Washington e Rabat. I due hanno inoltre discusso della nomina di Staffan De Mistura come nuovo inviato delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale.
Crescono le tensioni tra Marocco e Algeria
Il nuovo sostegno di Washington giunge mentre crescono le tensioni tra il Marocco e l’Algeria. La nuova escalation è iniziata dopo che il governo algerino, sostenitore del Fronte Polisario che chiede l’indipendenza del Sahara occidentale, ha accusato il governo marocchino dell’uccisone di tre concittadini su un’autostrada del Sahara occidentale. Secondo il presidente algerino, diversi elementi dimostrerebbero che l’attacco sia opera delle forze di occupazione marocchine nel Sahara occidentale. Dal canto suo il governo marocchino smentisce ogni coinvolgimento. I conflitti nel Sahara occidentale sono iniziati nel 1975, quando il Marocco ha invaso l’80% del territorio.
Le ultime conquiste diplomatiche ottenute dal Marocco sulla disputa del Sahara occidentale hanno portato all’escalation con l’Algeria e alle minacce di guerra. Questo ha innescato una corsa agli armamenti tra i due Paesi. L’Algeria ha rinnovato la sua storica alleanza con Mosca, approfittando della volontà della Russia di tornare in Africa attraverso la sua presenza in Mali. Il Marocco ha invece sfruttato i suoi legami più stretti con Israele e gli Stati Uniti per ottenere armi difensive come precauzione contro eventuali mosse algerine impreviste. La strategia di Rabat prevede l’acquisto del sistema di difesa israeliano Iron Dome. Inoltre prevede l’acquisto della versione avanzata del sistema di difesa statunitense Patriot, al fine di proteggere i siti strategici del paese, comprese le posizioni civili e militari sensibili, contro razzi, missili e droni, nel sud e sud-est del Marocco.
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