Attesi colloqui bilaterali USA-Israele per discutere del nuovo accordo sul nucleare iraniano. Per Israele, il nuovo accordo è molto più problematico rispetto a quello stipulato nel 2015. Israele ha anche parlato della crisi ucraina. Il ministro degli Esteri ha affermato che Israele, in caso di guerra, è pronto a sostenere il suo alleato, gli USA.
Attesi colloqui bilaterali USA-Israele?
Un funzionario israeliano ha riferito che Israele terrà dei colloqui bilaterali con gli USA per discutere dei suoi dubbi sul nuovo accordo nucleare iraniano. Israele, che non è parte dei negoziati sul nucleare tra Iran e potenze mondiali a Vienna, ha espresso preoccupazione per il fatto che potrebbero produrre un accordo rinnovato che “crei un Medio Oriente più violento e più instabile“. Secondo il ministro dei Trasporti israeliano, Merav Michaeli, che ha sostenuto l’accordo stipulato nel 2015, il nuovo accordo è “molto più breve, con molti più tramonti, con molte più cattive opportunità. Soprattutto è molto più problematico rispetto al precedente”.
Israele al fianco degli USA in caso di guerra in Ucraina
Il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, ha parlato della crisi ucraina. Lapid ha affermato che Israele è pronto a sostenere il proprio alleato, gli USA. Il ministro ha sottolineato che, sebbene Israele desideri preservare buoni rapporti con Mosca, nel caso in cui scoppi una guerra, si schiererà dalla parte di Washington. Lapid ha anche sottolineato che i servizi di Intelligence israeliana non sono d’accordo sulla valutazione americana e britannica di un’imminente invasione russa dell’Ucraina. Infine, il ministro ha affermato che il suo governo esaminerà la questione delle sanzioni alla Russia. “Nonostante il desiderio di mantenere buone relazioni con Mosca in materia di sicurezza, la questione dovrà essere esaminata”, ha detto Lapid.
Leggi anche: Accordo nucleare iraniano: cosa chiede Teheran?
